Di Adriana Coralluzzo Venerdì 9 settembre si è tenuto a Paestum, Piazza Basilica, un incontro con Andrea Cioffi (portavoce al Senato, membro commissione ambiente), Mario Michele Giarrusso (portavoce al Senato, membro commissione giustizia e commissione antimafia), Ugo Grassi (professore di diritto civile all’Università degli studi di Napoli Parthenope), Angelo Tofalo (portavoce alla camera, membro Copasir) e Michele Cammarano (portavoce alla Regione Campania, membro commissione agricoltura). Il tema sul quale si è discusso: il perché votare NO al Referendum costituzionale con data da definirsi entro il 13 ottobre. Gli interventi degli esponenti del Movimento 5 stelle, che per rispettare a pieno il simbolismo salgono proprio in 5 sul palco, toccano i 5 (ancora) punti in cui è divisa la riforma: superamento del bicameralismo perfetto; modifiche per l’elezione del Presidente della Repubblica; abolizione del Cnel (Consiglio nazionale per l’economia e il lavoro); riforma del titolo V della costituzione con nuova ripartizione delle competenze di alcune materie tra Stato e Regioni e modifica delle modalità con cui i cittadini possono richiedere l’indizione di referendum abrogativi e proporre leggi di iniziativa popolare. Il primo punto che prevede una riduzione dei senatori da 315 a 100, non più eletti direttamente tra l’altro, viene scandagliato dal Prof. Grassi che invita i presenti a prendere il proprio smartphone e cercare su google il testo della riforma scaricabile da sito del Senato affiancato al testo attualmente in vigore. Chiarisce con un paragone fruibile ai non addetti ai lavori: “Prendiamo in considerazione l’attuale Art. 70 cost. «la funzione legislativa è esercitata collettivamente dalle due Camere», occorre capire il funzionamento dello Stato per capire il senso di questo articolo. L’ordinamento italiano è organizzato secondo la gerarchia delle fonti, immaginate di avere davanti uno scaffale al primo piano ci mettiamo gli usi e le consuetudini, al secondo i regolamenti, leggi regionali, legge ordinaria, regolamenti e direttive UE e poi in alto legge costituzionale. Il sistema individua il procedimento legislativo in ragione della fonte. Immaginiamo che io debba mettere un libro al quarto piano dello scaffale, dovrò fare quattro saltelli, credete che un sistema di questo genere preveda errori? Il nuovo Art. 70 stabilisce: «La funzione legislativa è esercitata collettivamente dalle due Camere per le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali….»non continuo è lunghissimo. Questo procedimento legislativo, a differenza di quanto accade con l’attuale Art. 70, si individua per materia non più per fonte. Si deve stabilire qual è la materia, è come se io dovessi mettere al primo piano dello scaffale le bomboniere in cristallo, al secondo piano le bomboniere in acciaio e così via, che succede quando la bomboniera è in acciaio e cristallo?”. òIn merito all’Art. 117 (individua le ripartizioni di competenza per materia tra lo Stato e le Regioni) , croce e delizia della dottrina costituzionalista, il Prof. Grassi cita nuovamente il testo della Riforma: «lo Stato può intervenire sulle materie riservate alle Regioni quando lo richieda la tutela dell’unità giuridica o economica della Repubblica» quindi si introduce un ulteriore elemento di valutazione. La chiusa del Prof. è su una certezza: “Questa riforma è complicativa!Quel è il movente? Perché bisognerebbe proporre una riforma che complica? Al prossimo intervento cercherò di svelare l’assassino”. Il senatore Giarrusso rivendica la storia della nostra Costituzione, ne fa un fatto storico e ricorda i diritti come abitudini imprescindibili per noi: “La Costituzione è la nostra casa, l’arbitro di questa partita tra diritti e poteri è stata da sempre la Corte Costituzionale. Questa riforma costituzionale sbilancerebbe il sistema di poteri creato per evitare una dittatura della maggioranza: la nomina dei giudici della Corte Costituzionale viene concentrata nelle mani del capo del Governo perché nominando 5 membri tramite il Presidente della Repubblica, altri 5 li nomina il Parlamento con maggioranza data dalla legge elettorale e avendo il controllo del CSM (Consiglio superiore della magistratura) che sono gli altri 5 membri della Corte. Porre rimedio ad una legge costituzionale che sbilancia i poteri è un incubo”. Qualche dubbio sul controllo del CSM sorge per chi come me crede nell’imparzialità della magistratura. Grassi svela il movente e l’assassino: “Le Costituzioni devono essere semplici, fruibili. Sapete perché noi consideriamo l’Unione europea un alieno? Perché l’Unione Europea ha un testo costituzionale illeggibile”. La conferenza si anima sull’intervento sopra le righe del senatore Giarrusso che svela un dietro le quinte del Senato: “Noi abbiamo il senatore Caridi accusato di associazione mafiosa ed è la prima volta nella storia della Repubblica. L’avv. Romeo è venuto in audizione in Senato per la riforma costituzionale, perché gli interessava anticipare la riforma della città metropolitana di Reggio Calabria nelle mani in quel momento della ‘ndrangheta. A quel punto inizia il gioco con la Finocchiaro, chi è che l’ha invitato? Io no.” Una cosa è certa: aldilà del partito di cui, caro lettore, lei fa parte: “il progresso è la capacità dell’uomo di complicare la semplicità”. (Thor Heyerdahl)
Trending
- “Fiumi, Briganti e Montagne”: Il Salernitano tra storie e storia, coraggio, mistero e resilienza
- Orientamento scolastico, Valditara scrive ai genitori
- Un Re venuto a servire
- Il Collettivo Docenti di Sostegno Specializzati chiede al MIM di garantire i diritti dei docenti precari: presentata diffida formale
- OMEOPATIA E DOLORE AI DENTINI DEI LATTANTI
- Scuola: emendamenti ANIEF alla Manovra Finanziaria 2025
- Modelli internazionali per combattere lo spopolamento delle zone interne del Cilento, del Vallo di Diano e degli Alburni
- 30 milioni alle scuole carcerarie, un emendamento alla Legge di Bilancio di Italia Viva