di Diodato Buonora In un letamaio un gallo cerca qualcosa da beccare: trova una perla. “Tu, una cosa tanto preziosa” disse “stai qui abbandonata in un luogo indegno! Se qualcuno avido di quanto tu vali lo avesse notato, saresti tornata da un pezzo al tuo primitivo splendore. Io, certo, ti ho scoperto, ma preferirei di gran lunga trovare qualcosa da mangiare, e così questa combinazione non serve un accidente né a me né a te”. Questo io lo racconto per certe persone che non mi capiscono (Fedro, III, 12.). Bella la favola del “Gallo e la Perla” la cui morale è “Gli stolti giudicano tutto ma solo i più arguti sono in grado di apprezzare le cose belle…” che ha dato l’idea del nome del proprio ristorante a Ilaria Marino, Andrea Bambacaro e Pasquale Di Masi. I tre, molto affiatati, da qualche anno svolgono con profitto e successo il lavoro di ristoratori. Le loro idee sono vincenti, nel senso che propongono una cucina moderna, piacevole, pulita, fresca, innovativa quanto basta, gustosa e cosa che non guasta dal giusto rapporto qualità prezzo. Nel corso degli anni, proprio come in una favola, sempre a Paestum, hanno cambiato diverse “location”, ma grazie al loro bel modo di fare si sono portati dietro la loro fedelissima clientela. Questo lo posso raccontare per esperienza diretta, nel senso che frequentando regolarmente i loro locali, ho notato che il loro seguito è sempre lo stesso. Veramente una bella “favola” che quest’anno, oltre alla sede, ha cambiato anche comune. Infatti, dallo scorso aprile li troviamo al “Vecchio Bottaio” di Agropoli, bel locale situato nel cuore della ridente e funzionale località cilentana. Per chi non lo conosce, ricordiamo che il locale è adiacente al grande parcheggio gratuito costruito dove una volta c’era il vecchio stadio sportivo Gino Landolfi. Ci troviamo in un’antica struttura dove negli anni ’30 un certo “Mast Rafaele o’ vuttaro” costruiva botti per i produttori di vino dell’epoca, da qui il nome il “Vecchio Bottaio”. Internamente il locale è molto interessante: archi antichi, pareti in pietre, sedie e tavoli in legno, la cucina e il barbecue a vista, una bella e caratteristica cantina dove troviamo anche qualche tavolo per coppie che cercano intimità. Noi, ci siamo stati pochi giorni fa e data la stagione abbiamo approfittato della terrazza esterna che con una rigogliosa e lussureggiante cornice di verde, tra aiuole, vecchie botti, fontane scenografiche, sedie in ferro antichizzato e tavoli ricoperti con la pregiata ceramica di Deruta (la piccola località in provincia di Perugia famosa per la fabbricazione delle ceramiche artistiche) ci isola dal mondo esterno. A tavola, per la scelta dei piatti, abbiamo dato “carta bianca” anche se abbiamo dato ugualmente uno sguardo alle proposte. Su ogni pagina, dell’elegante folder in pelle, troviamo sia lo stemma del “Vecchio Bottaio” che quello del “Gallo e la Perla”. La scelta non è molto ampia, ma è sicuramente invitante. Troviamo dei piatti di terra e di mare. Per il mare, si utilizzano unicamente prodotti freschi e nostrani. Per noi, conosciuti e amici, hanno proposto anche specialità non elencate sul menu. Ecco in dettaglio cosa ci è stato servito: totanetti farciti, serviti con un sughetto, denso quanto basta, con pomodorini e crostoni di pane. L’insieme ci ha fatto subito capire che è cambiata la sede, ma non il loro modo di fare. A seguire, su un coreografico piatto nero rettangolare, dei gamberi rossi e mazzancolle al vapore con maionese vegetale all’erba cipollina. Freschissimi, che credo più freschi non si può, abbiamo realmente sentito i profumi del nostro mare. Come primo, ci sono state servite delle “Candele con pesto di pomodori secchi, mandorle e tonno fresco”, gustose e buone. Eravamo “arrivati”, nel senso che non avevamo più fame, ma Andrea ha insistito per farci assaggiare un “cuoppo” con fritturina di totanetti e “Capucchielli”, che naturalmente non ci è dispiaciuta. Come si dice da noi “fatto 30 abbiamo fatto anche 31” e abbiamo preso anche il dolce: un cestino di pasta fillo con crema al cioccolato bianco e pistacchio. Come vino, il Gallo e la Perla si è sempre distinto per avere prodotti selezionati, originali e scelti con molta cura. Con continuità hanno evitato, come è giusto che sia, i vini commerciali che troviamo nella grande distribuzione. Noi, ci siamo lasciati tentare dall’Ylice 2014, un Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico prodotto dai Poderi Mattioli. Un vino che è uno dei miei preferiti. Pensate, quando lo trovo su una carta dei vini, non ha importanza quello che mangio, lo scelgo senza pensarci due volte. Tirando le somme finali, siamo stati come sempre bene e se volete mangiare una “favola”, non avete che andare al “Vecchio Bottaio – Gallo e la Perla” e, secondo me, non ve ne pentirete. Costo circa 35 euro, vini a parte. Ristorante Il Vecchio Bottaio, Viale Europa 43 – 84043 Agropoli (SA). Tel. 0974.827226.
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