di Adriana Coralluzzo Oggi chiacchieriamo con Maria Vicidomini assessore alle politiche sociali e insegnante in pensione nelle scuole primarie. La settimana scorsa Unico ha incontrato Rosita Galdi, presidentessa di Elabora, che ha rivolto la sua istanza di detrarre una somma del 3% ai lavori pubblici per destinarli al sociale, direttamente all’assessore Vicidomini. La risposta di quest ultima: “i progetti di Rosita sono sempre eccellenti e profondi, non è facile arrivare a questo carosello. In ogni caso quest’amministrazione sta volgendo al termine, Rosita è una che ha voglia di sposarsi con la politica e io l’ho sempre spinta a questo matrimonio perché lei ha pazienza, costanza e capacità. Volere è potere”. Lei a quale colore politico appartiene? “Io sono per mia cultura: intima, storica, antropologica, una moderata. Perché se io per mia natura vengo da una famiglia di agricoltori, non devo invidiare il professionista. Io tendo a diventare professionista con tutto il rispetto per le mie origini. Io sono una moderata perché vivo e lascio vivere. Mi sono candidata nel 2004 con il sindaco Vincenzo Sica che rappresentava, all’epoca, il sindaco giovane, capace e il simbolo di Forza Italia non mi ha mai spaventato. Finita la storia politica di Sica io mi sono candidata con il professore Di Lascio che si esprimeva in un gruppo di estrema sinistra, ma lui è stato un mio compagno di scuola, un uomo di grande cultura. A chi mi accusa di saltare da un’ideologia all’altra rispondo che io sono Maria Vicidomini e se questo è poca cosa rispetto alla personalità di un tizio allora io sono poca cosa. Io sono legata alle persone. E anche se mi candido per un gruppo di estrema sinistra io non riesco a guardare come loro, così come non riesco a guardare come quelli dell’estrema destra, io sono una social liberale democratica”. Quando ha ricevuto la delega come assessore? E con quale progetto? “Ho ricevuto la delega a fine marzo, progetti in mente 0 perché tutto questo è accaduto in concomitanza con un incidente pedonale che ho avuto. È capitato in quel periodo perché la giunta comunale di Capaccio è stata sfiduciata dalla Regione Campania per mancanza di quote rosa. Io ero consigliere comunale dell’amministrazione Voza e siccome sono partita con un’esperienza di assessore tecnico, i consiglieri di maggioranza hanno ritenuto opportuno far entrare in giunta l’unica consigliera comunale che c’era, senza ricorrere a persone esterne. Sono stata appoggiata, in quel periodo, dal dirigente dell’ufficio: la dottoressa Teresa Orrati che settimanalmente si recava presso la struttura in cui ero ricoverata per portarmi a conoscenza delle cose da decidere”. In consiglio comunale si evince la volontà di costruire una cittadella scolastica. Quali servizi offrirà questo nuovo polo? “Io parlo di cittadella scolastica da 12 anni. A me interessa che nel prossimo futuro si faccia, poi tutto quello che offrirà è un plus. Io sono prima un’insegnante, ho lavorato nelle scuole a costo zero con la voglia di emergere nella professionalità della formazione nostra per la formazione dei bambini. Non il potere per il potere, ma il potere per prendere decisioni nell’interesse della crescita di una futura classe di cittadini. Siamo in fase di progettazione”. Di recente avete approvato l’avviso pubblico per la presentazione delle istanze di accesso al servizio di assistenza domiciliare (SAD). Praticamente cosa prevede? “È assistenza agli anziani non autosufficienti, il primo bando si è chiuso un mese fa con sole 5 richieste. Il piano di zona con comune capofila Roccadaspide ha ritenuto rinnovare il bando per dare possibilità di accesso a quelli che non l’avevano fatto. I destinatari sono le persone ultrasessantacinquenni in totale o parziale non autosufficienza, non bisognosi di cure sanitarie, che vivono soli o in nuclei familiari ma che per particolari condizioni non sono in grado di prestare assistenza. Per ulteriori chiarimenti: il martedì e il giovedì dalle 15:30 alle 17:30 Capaccio scalo piazza Santini, invece il lunedì e il venerdì dalle 9 alle 12 Capaccio capoluogo via Vittorio Emanuele n° 1. Stiamo preparando anche il soggiorno climatico previsto per circa 70 anziani che risiedono nel comune di Capaccio e si svolgerà in località Chiangiano Terme nel periodo 1 ottobre – 13 ottobre, il costo complessivo che il comune affronta per offrire questo servizio è di 25mila euro. I requisiti sono: autosufficienza ed età minima di 60 anni per la donna e 65 per gli uomini. I coniugi che non hanno questi requisiti pagano la quota per intero ma hanno il trasporto gratis e l’assicurazione. Questo servizio è un valido strumento di aggregazione, perché spesso gli anziani soffrono l’emarginazione della società attuale. Inoltre il comune offre la palestra, il consumo di elettricità ed aria condizionata giovedì e la domenica sera agli anziani che si incontrano nella scuola elementare per ballare”. L’assessorato delle politiche sociali di Capaccio è quindi vicino non solo ai giovani ma soprattutto agli anziani, “vecchiaia: tutto diventa lontano, anche la stanza accanto – C. Gragnani”.
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