di Veronica Gatta Sabato 25 giugno si è insediato il consiglio comunale neo eletto dai cittadini di Vallo della Lucania. In questa occasione i due gruppi di opposizione si sono dimostrati forti e coesi su un punto fondamentale: il Movimento Cinque Stelle, ha sollevato la questione di incompatibilità a ricoprire la carica di Consigliere Comunale nei confronti di Marcello Ametrano, seguito dal gruppo del candidato sindaco non eletto Nicola Botti che ha sollevato la medesima questione nei confronti non solo di Marcello Ametrano ma anche di Celestino Sansone. Rispetto all’eletto Marcello Ametrano è stata contestata la situazione di conflitto derivante dal fatto che questi ricopre la carica di Presidente del C.d.A. della società Yele S.p.A., società strumentale che è controllata dal “Consorzio per la costruzione e la gestione degli impianti di smaltimento dei rifiuti solidi urbani – Co.Ri.Sa4”, di cui il Comune di Vallo della Lucania detiene una quota di partecipazione al capitale sociale del 6,45 per cento. Entro dieci giorni il componente della giunta guidata da Tony Aloia, dovrà presentare documentazione all’assise con le sue controdeduzioni sul caso, a quel punto spetterà al consiglio decidere sul da farsi. Per quanto riguarda l’eletto Celestino Sansone è stata contestata la situazione di conflitto derivante dal fatto che questi ricopre la carica di componente del C.d.A. della Banca del Cilento e Lucania Sud, Istituto di Credito Tesoriere dell’Ente. L’istanza, però, è stata respinta senza altri approfondimenti. Ma le novità non finiscono qui: Nicola Botti e Francesca Serra – consiglieri eletti con la lista civica “La Forza del Futuro” – hanno ufficializzato la costituzione del gruppo consiliare del PD: «un fatto storico, estremamente positivo per il partito, un fatto di cui gioire ed essere fieri nonostante la sconfitta elettorale», ha affermato Riccardo Ruocco, segretario dimissionario dello stesso partito. Ma non tutti sembrano essere d’accordo. Portavoce del malcontento è Cristiano De Cesare – Presidente dell’Assemblea degli iscritti di Vallo della Lucania – che commenta la costituzione del gruppo come un «fatto di inaudita gravità dal punto di vista politico. Reso ancora più evidente dal carattere civico della lista “La Forza del Futuro”. Una scelta che compromette le linee ideali e programmatiche del Partito Democratico». Ma, nel PD, “aria di tempesta” si respirava già prima delle elezioni quando alcuni esponenti del partito minacciavano la costituzione di una quarta lista con l’Officina diciotto21. Tuonante arriva la risposta di Ruocco che accusa: «credo che la vera cosa di gravità inaudita […] è che qualcuno si sia ricordato di essere dirigente del PD Vallese solo ad elezioni finite, solo dopo aver remato contro ed ostacolato in tutti i modi il proprio partito prima e durante la campagna elettorale o, addirittura, a campagna elettorale conclusa durante lo spoglio delle schede in diretta tv!». Intanto fanno scalpore le dimissioni di Riccardo Ruocco, ormai Ex segretario del PD di Vallo della Lucania «responsabilmente rassegnate dopo aver concluso importanti adempimenti di partito» specifica Ruocco. «Ora bisogna avere la capacità di voltare pagina, di costruire un PD che si migliora, un PD forte, credibile e responsabile che sappia ripartire dalle cose positive ossia dai consensi ottenuti, dai consiglieri che hanno costituito il gruppo PD e dal sostegno ricevuto in campagna elettorale dai rappresentanti istituzionali del PD locale, regionale e nazionale». Intanto a coloro che si pongono domande circa i manifesti affissi nella cittadina con la scritta “La Forza del Futuro c’è”, Ruocco dice: «Presto si capirà il perché».
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