di Diodato Buonora Cicerale è un ridente paesino del Cilento di poco più di 1.200 abitanti. È famoso per essere un luogo di eccellenza per la coltivazione dei ceci, che qui sono anche un presidio Slow Food. I ceci di Cicerale hanno dimensioni ridotte e un gusto intenso e cremoso. Sono molto ricercati dai più famosi ristoranti regionali e nazionali che sono alla ricerca di cose buone e particolari. Però fate attenzione, molti locali nel descrivere i propri piatti abusano di questo nome, nel senso che nonostante lo elencano negli ingredienti, utilizzano i ceci della grande distribuzione che sono meno buoni e naturalmente meno costosi. Questa introduzione, sicuramente l’avrete capito, è dovuta perché la mia consueta tappa gastronomica mi ha portato in questo comune. Siamo in contrada Defeselle, nella zona industriale, ai confini con il comune di Giungano. Per arrivarci, venendo da Capaccio, dalla S.S. 18, si esce all’uscita di Giungano/Ogliastro e si arriva fino al bivio di Mattine di Agropoli. Continuando dritto dopo poche decine di metri si svolta a sinistra e ci si lascia “guidare” dalla strada (a tutti gli incroci andare dritto). Qualche km e sempre sulla sinistra si trova l’insegna Panta Rei. Qui, Angelo Astone con Jessica Russo hanno aperto il B & B “Panta Rei Relax Rooms”. Da poco più di 2 mesi, oltre alle 2 curate e confortevoli camere, è stato aperto una piccola osteria che ha come obiettivo principale offrire una buona cucina e una squisita accoglienza. Per questo motivo, in cucina è stato “ingaggiato” Carmelo Prinzo, uno chef dalla mano felice che valorizza le materie prime locali con fantasia e innovazione, restando con i piedi per terra. Intendo dire senza stravolgere i nostri gusti e senza “sfarfallare” con l’utilizzo di fiorellini, schiumette e pennellate. Il posto è in un luogo isolato, o meglio in un’oasi di pace dove il solo rumore che potete percepire è il cinguettio degli uccelli. La struttura rivestita di pietre è ben fatta e da prontamente l’idea che chi l’ha voluta, ha studiato tutto nei minimi particolari. Davanti al locale ci sono una trentina di posti sotto una bella veranda in legno, oltre ad accessori di cantina come barrique e vari contenitori. All’interno più o meno gli stessi numeri di coperti distribuiti in due graziose e accoglienti salette, dove nella stagione fredda si può anche usufruire di un bel e rustico camino. Noi, in 3, ci siamo stati di sabato a pranzo e siamo stati ricevuti da Jessica e Angelo. Jessica ha un trascorso di cameriera di sala in diversi locali di Paestum e molti si ricorderanno che era nota per la sua solarità e le grandi doti che aveva nel comunicare. È sempre riuscita a mettere il cliente a proprio agio ed era un piacere vedere come svolgeva il suo lavoro con grande passione. È trascorso del tempo e le sue piacevoli maniere sono rimaste uguali. Angelo, invece, ha ereditato da nonno Angelo e da papà Gianni la passione per la viticoltura. Nel 1978, anno di nascita di Angelo, è stato impiantato un vigneto di Barbera e Sangiovese. Oggi, per continuare la tradizione di famiglia sono stati impiantati anche Aglianico e Primitivo e nel giro di poco tempo è in programma di impiantare Fiano e Falanghina. Il tutto per un totale di 3 ettari. Intanto, con qualche piccola difficoltà, è stato prodotto e etichettato il primo vino chiamato “Gianni 53”, dedicato a papà Gianni, un blend di Sangiovese e Barbera. Per migliorare la qualità e per essere indipendente, nei pressi del Panta Rei, è stata costruita una piccola cantina e Angelo, dalla vendemmia 2015, si avvale della consulenza del bravo enologo Sergio Pappalardo, che nel suo “credo” dice apertamente di puntare su vini con antiossidanti naturali escludendo chimica e solfiti. Tornando a tavola, anche se abbiamo dato un’occhiata al menu, abbiamo lasciato fare a Jessica e allo chef. Abbiamo iniziato con l’antipasto Panta Rei, una serie di centrotavola composti da bruschette al pomodoro, rustico con ricotta e scarola, zucchine e carote tagliate a bastoncini e fritte, Bucolico (bocconcino di bufala caldo con lardo su letto di rucola e pomodorini), verdure di stagione, formaggi e affettati misti cilentani. A seguire un gradito risotto con fiori di zucca e pancetta e successivamente, per farci vedere l’ottima qualità della carne, ci hanno servito, al “centro”, la tagliata di Spartaco (controfiletto di vitellone con rucola, pomodorini e scaglie di parmigiano) e le costolette di agnello alla scottadito. Abbiamo chiuso in dolcezza con l’ottima e squisita crostata di nonna Titti (mamma di Angelo) preparata con i fichi del Cilento. Come vino, abbiamo bevuto il vino sfuso della Cantina Astone che ha degnamente e meravigliosamente accompagnato il nostro pranzo in quest’oasi di pace e tranquillità. Siamo stati veramente e sinceramente bene e certamente, quanto prima, ritorneremo. Che aggiungere: al Panta Rei … “tutto scorre” per Angelo e Jessica per avere un futuro felice, ricco di successi e soddisfazioni. Complimenti. Costo: circa 25 euro a persona. Osteria Panta Rei, Contrada Defeselle – 84053 Cicerale (SA). Tel. 0974.270666. www.pantareirelaxrooms.it Nella foto: Jessica Russo, Carmelo Prinzo e Angelo Astone
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