di Rodolfo Sabelli – Coordinatore dell’Area Pianificazione Urbanistica del comune di Capaccio Paestum Nella nostra provincia ci sono eventi, in parte conclusi e in parte in divenire, che preludono a un migliore futuro nonostante numerose criticità avverse. Vorrei provare a tracciare un quadro di riferimento, ancorché incompleto e parziale, e proporre un’ipotesi di investimento che spero si arricchisca di contributi. La metropolitana leggera di Salerno è oggi una realtà. Si sviluppa su circa 8 Km ed è attiva sulla tratta Stazione Centrale – Stadio Arechi in un tempo di percorrenza di circa 15 minuti. Le corse giornaliere sono 58 con treni a trazione elettrica di tre carrozze con capienza di quasi 350 passeggeri. L’aeroporto Salerno Costa d’Amalfi è a una svolta. II Consiglio di Amministrazione ha approvato il progetto definitivo per l’investimento di 40 milioni di euro per il potenziamento e l’allungamento della pista di volo a 2.000 m e l’acquisizione delle aree per il progressivo ampliamento a 2.200 m. All’interno di questo quadro favorevole, ma ancora disarticolato, si colloca l’estensione dell’alta velocità ferroviaria da Salerno a Reggio Calabria con la velocizzazione della linea oltre i 200 chilometri orari e il progetto del quadruplicamento della rete Salerno-Battipaglia-Reggio Calabria e della variante Ogliastro-Sapri per superare l’attuale criticità del tracciato di costa. Il Cilento nonostante sia contraddistinto da numerose e mondialmente notorie risorse della natura e della storia, testimoniate da riconoscimenti internazionali, è ancora troppo debole su numerosi fronti. I più significativi riguardano la tendenza demografica in atto che racconta un Cilento con punte di spopolamento elevate pari a -5,7% tra il 2001 e il 2011 e, nonostante gli elevati finanziamenti pubblici per lo sviluppo affluiti all’area nei decenni scorsi, presenta criticità non risolte nella mobilità, nel duplice aspetto degli spostamenti interni e dell’accessibilità all’area dall’esterno. La Regione Campania è amministrata da una nuova amministrazione che già ha manifestato un cambio forte di strategia per l’utilizzo dei fondi europei. In sintesi il Governo Regionale ha anticipato con vigore che si passerà da una visione “distributiva” dei fondi a una “infrastrutturale” che dovrà essere sostenuta con progetti che interessino aree vaste in modo da risolvere le criticità storicamente note e mai affrontate in maniera incisiva e risolutiva. Mi sembra che la lungimiranza della visione regionale si basi su azioni di grande respiro che potrebbero invertire la tendenza recessiva in atto in Campania e che proprio un progetto per la città di Salerno, la piana del Sele e il Cilento può essere sostenuto mettendo a sistema, e integrando con investimenti contenuti, quanto oggi è già disponibile, incontrando proprio la strategia “infrastrutturale” annunciata. In pratica si tratta di costruire un futuro di “ferro” per Salerno, la piana del Sele e il Cilento. Il progetto portante riguarda l’estensione della metropolitana di Salerno fino ad Agropoli individuando le stazioni in luoghi strategici in modo da servire sia chi si reca al capoluogo per lavoro sia i turisti e chi frequenta la provincia nel tempo libero. Andando verso sud dopo la fermata dell’Arechi il prolungamento della metro di Salerno si costruisce naturalmente su un percorso che incontra i luoghi più significativi e quelli in cui è possibile realizzare polarità attrattive di un contesto sociale ed economico più ampio del singolo comune: Pontecagnano, Aeroporto, Bellizzi M. Rovella, Battipaglia Ospedale, Battipaglia, Battipaglia Terra delle Rose, Eboli S. Nicola Varco, Eboli S. Cecilia, Capaccio Albanella, Capaccio Scalo, Capaccio Pæstum, Ogliastro Cilento, Agropoli San Marco e, infine, Agropoli. PianoMobilitàProvinciale (in pdf alta risoluzione) Contemporaneamente alla realizzazione della metropolitana e delle stazioni dotate almeno di parcheggi di scambio intermodale, è necessario mettere in campo altre azioni:
- Piano straordinario di manutenzione delle strade provinciali e statali che dalle aree interne a monte intersecano a valle la statale 18 e la ferrovia e il tracciato della metropolitana;
- Pianificare ex novo il trasporto pubblico locale (oggi assistito da contributi regionali e a titolarità provinciale) che collega i comuni delle aree interne del Cilento con Salerno, con l’obiettivo di garantire un maggior numero di corse giornaliere tra i comuni e le nuove stazioni della metro;
- Ripianificare il Metrò del Mare di competenza della Regione Campania, attivo nel periodo estivo, per facilitare i trasferimenti dei passeggeri verso i principali porti turistici del golfo di Salerno e del Cilento garantendo collegamenti con mezzi pubblici con le stazioni della metropolitana.
Lo scopo è riuscire a garantire collegamento e scambio tra trasporto su gomma e ferro con porti-parcheggio in prossimità di stazioni o fermate del trasporto pubblico locale o del trasporto ferroviario o marittimo, per agevolare l’intermodalità tra vie del mare, ferrovia, metropolitana, autobus, auto, moto e biciclette così da far diventare ogni fermata della metropolitana Salerno-Agropoli il centro vivo di scambio tra differenti sistemi. Insomma la grande sfida che il governo regionale ha davanti è di riorganizzare la mobilità pubblica e privata su gomma che dall’entroterra del Cilento attraversa la piana del Sele per giungere al capoluogo. Passare dall’attuale modello di mobilità basato sull’attuale percorrenza parallela alla costa con automobili private e mezzi pubblici, a una mobilità su gomma limitata a quella perpendicolare che trova opportunità di sosta e scambio intermodale presso le stazioni della metropolitana Salerno-Agropoli costruendo una linea del “ferro” che attraversa la piana del Sele e si attesta nei poli di Salerno a nord e ad Agropoli a sud, è la strategia prioritaria per la costruzione di un futuro sostenibile che porterà benefici innegabili e duraturi alla città di Salerno e all’intero Cilento.