di Bartolo Scandizzo Girolamo Auricchio è un politico di razza! Ha attraversato l’intera storia politica degli ti 50 anni. Giovane rampante alla corte di Scarlato, amico di Alfonso Andria, sodale con Antonio Valiante, abbagliato da Stefano Caldoro, infine sembra riavvicinarsi al Pd targato De Luca. Ha costruito la sua carriera politica sul progetto ospedaliero di Roccadaspide. Ricordo ancora il giorno dell’inaugurazione. Lui era all’opposizione dell’allora sindaco Giovanni D’Angelo, ma si aggirava per i corridoi e nei reparti aperti come un padrone di casa, consenziente con Ettore Liguori allora Assessore alla Sanità regionale. Ma già nei vent’anni precedenti, Girolamo era stato al centro del sistema di potere democristiano che si contrapponeva alla valanga socialista di Carmelo Conte. Quando ci fu la “rivolta” delle “6 spighe”, cioè le contrade si decisero a ribaltare il sistema di potere rocchese che da sempre aveva imposto una sudditanza politica, culturale e gestionale da parte del capoluogo a quelli che venivano da “fore”, fu l’unico amministratore che tentò di opporsi presentandosi come capolista contro Giovanni D’Angelo, che vinse a piene mani. In quell’occasione ripartì la sua corsa per la riconquista del potere. Prima, attirando nella sua orbita diversi giovani di “fore” che si erano affacciati alla ribalta amministrativa. Poi, imponendosi nelle successive tornate amministrative direttamente o indirettamente. Ci fu anche un momento in cui annunciò il suo ritiro dalla politica. Ma durò poco … La storia recente ci racconta di un Auricchio che, dopo aver subito la vittoria di Giuseppe Capuano, circa 15 anni fa, e dopo aver condotto un’opposizione dura e implacabile, lo sconfisse e per dieci anni ha amministrato Roccadaspide senza tentennamenti. Anzi, i vari aoppositori si sono ritrovati ad essere risucchiati nella sua orbita … Quale lascito dovrà gestire il nuovo sindaco, Gabriele Iuliano, suo “figlioccio” designato da sempre? Innanzitutto, Auricchio gli lascia un comune in ordine, un ospedale ancora pienamente operativo, la raccolta differenziata dei rifiuti ben organizzata, il rifacimento della piazza XX settembre, la ristrutturazione di alcuni edifici scolastici nelle contrade, l’acquisizione della sede del Piano di zona, la realizzazione del centro polifunzionale quasi completata … Cosa si deve rimproverare di non aver fatto? Il suo più grande fallimento è la mancata realizzazione della zona Pip (Piano insediamento produttivi) a Fonte. Già nel 2007 in un incontro con gli imprenditori presso la sede di Agrioil Spa, promise che il piano sarebbe stato realizzato in quanto il progettista, l’Ing. Renato Carrozza, già incaricato dalla precedente amministrazione, era stato confermato. Per cui i tempi sarebbero stati brevi. Invece nulla è successo dopo dieci anni! I tempi sono cambiati, ma le innumerevoli aziende insediatesi in base al licenze in deroga secondo l’art. 10 del Puc (Piano Urbanistico Comunale) necessitano di servizi accessori e la contrada stessa ha bisogno di essere dotata di elementari infrastrutture come marciapiedi, una piazza, una strada di accesso alle aziende parallela alla statale … Auricchio è stato anche il protagonista dell’urbanizzazione del Carpine dove, a ridosso dei castagneti, sono state costruite decine di abitazioni. Infatti, Roccadaspide, dopo essersi ingigantita con la realizzazione di palazzi degni di città metropolitane immediatamente a ridosso del centro storico, ha continuato ad incentivare il trasferimento di centinaia di residenti fuori dal centro storico con il risultato di aver lasciato il paese a ridosso del castello Filomarino fino alla “Chiaie”, in balia di cani e gatti. Tutto questo nonostante l’aver effettuato un intervento di rifacimento della pavimentazione delle stradine e dell’impianto di illuminazione. Altro punto negativo da imputare ad Auricchio è la mancata messa a reddito delle case Bamonte, in contrada Casalotti, acquistate dal Parco del Cilento, Diano e Alburni all’inizio del 2000, ristrutturate e arredate da oltre 6 anni, di tutto punto per un importo di oltre 1.200.000 Euro. Ora sono oggetto di un altro finanziamento di circa 300.000 euro per la realizzazione di un parcheggio, la cui utilità è tutta da dimostrare. Se mai si arriverà ad una sua apertura, sarà difficile poterlo fare senza un’ulteriore spesa per il rifacimento di impianti di illuminazione, riscaldamenti, caldaie, mobilio … Tutt’ora, in varie contrade, e nel capoluogo stesso, ci sono decine di edifici grezzi iniziati a costruire da oltre 20 anni. Non sono certo un bel biglietto da visita per chi risale la Valle del Calore per turismo o per lavoro. Si dovrebbe fare per convivere i proprietari a completare almeno le facciate. Infine, sapremo presto quale ruolo si è riservato per il futuro nell’amministrazione Iuliano. Assumerà un ruolo di consigliere del sindaco o siederà in municipio da sindaco facente funzione “liberando” il sindaco dall’onere di guidare la macchina comunale? Sarà proprio questo lo spartiacque per capire se cambierà qualcosa nel modo di interpretare il ruolo di sindaco, (nessuno è perfettamente in simbiosi con un altro uomo) oppure dovremo assistere ad un lento trascinarsi sulla strada tracciata senza badare a possibili e necessarie correzioni dettate dal fatto che Iuliano possa avere qualche sogno nel cassetto e possa sorprendere sostenitori ed avversari. Infine, un’annotazione per la lista che ha perso di misura le elezioni. La vittoria per poco più di 100 voti, la dice lunga sul fatto che Iuliano non è Auricchio. È facile immaginare che se gli oppositori non avessero perso mesi di tempo a trovare un accordo in zona cesarini per chi doveva guidare la lista, forse avrebbero avuto il tempo per recuperare la manciata di voti che è mancata loro. Da Auricchio devono imparare che se vogliono veramente candidarsi alla guida della comunità rocchese, già da subito dovranno svolgere il ruolo che la legge assegna loro: opporsi, con giudizio, in consiglio comunale e presidiare il territorio in modo continuo facendosi portavoce di istanze provenienti dalla popolazione che non chiede altro che di essere rappresentata.
Trending
- “Fiumi, Briganti e Montagne”: Il Salernitano tra storie e storia, coraggio, mistero e resilienza
- Orientamento scolastico, Valditara scrive ai genitori
- Un Re venuto a servire
- Il Collettivo Docenti di Sostegno Specializzati chiede al MIM di garantire i diritti dei docenti precari: presentata diffida formale
- OMEOPATIA E DOLORE AI DENTINI DEI LATTANTI
- Scuola: emendamenti ANIEF alla Manovra Finanziaria 2025
- Modelli internazionali per combattere lo spopolamento delle zone interne del Cilento, del Vallo di Diano e degli Alburni
- 30 milioni alle scuole carcerarie, un emendamento alla Legge di Bilancio di Italia Viva