di Veronica Gatta Risale al 1987 l’ultimo treno che ha percorso la tratta ferroviaria Sicignano – Lagonegro. Da quel momento in poi, raggiungere il Vallo di Diano è diventato sempre più difficile: è possibile solo attraverso autobus o mezzi privati. Viene da chiedersi come sia possibile auspicare la crescita delle aree interne e, nel caso specifico, lo sviluppo di un’area altamente turistica, senza disporre del servizio pubblico su ferro. Per i turisti viene in aiuto la Regione Campania che, poche settimane fa, ha affidato all’EPT – Ente Provinciale per il Turismo – di Salerno la realizzazione del progetto “Cilento Blu Club” grazie al quale sono previsti collegamenti tra le grandi città italiane del Centro-Nord e il Cilento e Vallo di Diano. Nel caso specifico, coloro che desiderano raggiungere le località valdianesi potranno usufruire del servizio “Italobus”: un autobus che consentirà ai viaggiatori in arrivo a Salerno con i treni di Italo di proseguire il viaggio verso il Vallo di Diano. Insomma, il servizio sostitutivo con autobus – che prevede due fermate: Polla/Pertosa e Padula/Teggiano – è l’ultima cosa che resta del servizio pubblico su ferro. Ma non basta! In questi 29 anni di “inattività ferroviaria” i cittadini valdianesi non si sono arresi e hanno istituito il Comitato per la riattivazione della ferrovia Sicignano – Lagonegro. Tale Comitato ha inoltrato richiesta ufficiale per incontrare Vincenzo De Luca – presidente della Regione Campania – al fine di raggiungere un accordo per il ripristino della tratta ferrata valdianese. “Essendo la relazione Napoli-Battipaglia-Lagonegro inserita nel Contratto di Servizio della Regione Campania con Trenitalia – si legge nel comunicato – la responsabilità e il potere decisionale sono proprio a carico di Napoli: con la dismissione cesserebbe il servizio sostitutivo, e si apporrebbe la parola ‘fine’ per lo sviluppo del Vallo di Diano. La Regione Basilicata ha deliberato in favore della riapertura del tratto Lagonegro-Sicignano e inserito nell’accordo quadro con il Governo la priorità del ripristino. Sarebbe ad onor del vero un fatto inspiegabile per i cittadini campani la dismissione – e non la riapertura, viste le dichiarazioni bypartizan sulla ‘cura del ferro’ e sul ‘rilancio turistico delle ferrovie secondarie’ – di una linea ferroviaria il cui percorso si snoda per otto/decimi in Campania”. “La richiesta inoltrata alla Segreteria del presidente Vincenzo De Luca è quella di un incontro a carattere di urgenza anche per concretizzare un intervento immediato del ministro Graziano Del Rio, volto a scongiurare la dismissione della linea, richiesta da RFI, e la fissazione di una data in cui avere un confronto franco e riuscire a conoscere le intenzioni della Regione Campania sul destino della Sicignano-Lagonegro, che collega il Vallo di Diano a Salerno, quindi a meno di 70 km di distanza dall’Alta Velocità”. Non resta che sperare nella buona riuscita dell’incontro richiesto, auspicando anche un coinvolgimento delle altre istituzioni del territorio.
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