di Adriana Coralluzzo Bentornati alle interviste occhio di bue sugli assessori del comune di Capaccio. Oggi salutiamo l’assessore Spagnuolo Fabio con delega al “Bilancio – Finanze – Patrimonio e Demanio – Aziende e Società partecipate – Personale”. Il 12 e 13 maggio 2016 si è riunito il Consiglio Comunale. Nell’ordine del giorno visionabile sul sito del comune c’è l’approvazione delle aliquote IMU, TASI e delle tariffe TARI, come si è adeguato il comune alla legge di Stabilità 2016 del Governo? “Ci sono delle importanti novità sia per quanto riguarda l’IMU che la TASI. Per chi fitta oggi un immobile di proprietà a canone concordato rivolto a fasce meno abbienti, il comune prevede un abbattimento del 25% sull’imposta IMU e TASI. Per quanto riguarda la TARI invece il comune ha confermato le tariffe applicate nell’anno precedente però con un’importantissima novità: nella modifica regolamentare che ho apportato sono previsti degli sgravi per le aziende agricole che fanno determinate procedure di differenziazione. Inoltre è stata prevista una norma per le nuove imprese: se nel nostro comune, nel corso del 2016, ci saranno delle nuove aziende che assumeranno a tempo indeterminato un numero di dipendenti superiore a 5, dall’anno successivo,per due anni, queste aziende avranno un abbattimento della tassa sui rifiuti del 30% per ogni anno. È un’ulteriore prova che, per quanto il comune non sia un ente di collocamento, questa amministrazione è sensibile al mondo del lavoro e crea le condizioni per nuove assunzioni. Calcolando l’aliquota TASI per l’abitazione principale di Capaccio e dei cugini di Roccadaspide si può notare una differenza sostanziale: Capaccio fissa l’aliquota ad 1 mentre Rocca arriva fino al 2,5 per mille. Questa tassa è il costo dei servizi indivisibili come l’illuminazione, sicurezza stradale e gestione degli impianti pubblici, la differenza di aliquota si ripercuote nella funzione di questi servizi oppure avete trovato soluzioni più economiche? Abbiamo trovato soluzioni differenti soprattutto rispetto all’illuminazione dove abbiamo fatto, in passato, un appalto che ha portato evidentemente ad un’efficienza di bilancio. Però c’è stata la volontà di mantenere il minimo consentito dalla legge 1×1000. Più che fare un discorso di costi e di ricavi, si è fatto un discorso politico di non aumentare la TASI. Quali provvedimenti sono stati presi per la valorizzazione degli immobili comunali? Da quest’anno non solo per merito dell’amministrazione comunale ma per merito della legge nazionale che ha previsto un processo di sdemanializzazione, il comune è diventato proprietario finalmente dell’area centrale di Capaccio Scalo. In passato c’era questa poca chiarezza nella norma, si trattava di beni del demanio, quindi interventi fatti su questi immobili in realtà li facevamo su un bene di proprietà di un organismo terzo. Questa modifica rappresenta una pagina importante. A parte il valore (10 milioni di euro), oggi questo ci consente di guardare questi beni in ottica diversa: abbiamo nel giro di 500m la nuova piscina comunale, la palestra oggetto di finanziamento che sarà quindi innovativa, accanto il nuovo centro servizi dei vigili urbani, azienda speciale Paistum e ufficio del lavoro, avremo il campo sportivo che sarà fatto nuovo, avremo la nuova sede comunale, ci sono tutti i presupposti per fare un centro servizi. Il nostro obiettivo è quello di realizzare un polo di edifici di qualità che siano contenitori di servizi di diversa natura, dove si potrà inserire successivamente una cittadella scolastica con un bel parco per i bambini. Strutture nuove, energeticamente a norma, con fonti rinnovabili. C’è qualcosa in più che è venuto fuori nel consiglio comunale e che vuole sottolineare? Si nel consiglio si è parlato dei conti. Oggi tutti gli enti locali hanno una situazione deficitaria perché lo Stato centrale negl’ultimi anni ha ridotto sempre di più i trasferimenti. Si chiede agl’enti di recuperare i soldi dai propri cittadini che sono già gravati da altre imposte. Tutto questo trasferisce in capo all’ente una difficoltà di cassa. Il sottoscritto ha deciso che la società di riscossione, la Soget, debba trovare una strategia diversa. In passato si è pensato soltanto a fare attività di accertamento delle entrate, oggi dobbiamo concentrarci sulla riscossione delle somme. Non parlo dei cittadini, che hanno difficoltà, ma parlo di attività economica più forti come le aziende che non hanno regolarmente pagato. Il 40% del comune di Capaccio non paga la spazzatura nell’anno in cui dovrebbe pagarla. Quel 40% crea problemi perché significa 2 milioni di euro che arrivano l’anno dopo e quindi il comune è sempre con l’acqua alla gola. Il comune comunque ha una raccolta differenziata del 70% quindi crediamo meriti fiducia, non si può dire: io non pago perché ho un disservizio!Il comune sta facendo un servizio che costa, va a prendere la spazzatura davanti ad ogni singolo palazzo. L’anno scorso il Governo ha prestato dei soldi a tasso 0 ad ogni comune in difficoltà per pagare i fornitori ma questo è soltanto un palliativo, il problema si potrebbe risolvere solo con una maggiore regolarità contributiva da parte dei cittadini.
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