di Lucio Capo Il misterioso fenomeno sta ”dipingendo” i nostri arenili. Nell’imminenza della stagione balneare, milioni di piccole meduse a forma di barchetta con vela triangolare, spinte dal vento e dalle correnti, si spiaggiano, dipingendo il mare e la sabbia di blu. Sono arrivate a miliardi, e, il loro tappeto colorato ha attirato l’attenzione dei bagnanti e la preoccupazione degli operatori turistici. Dubbi e perplessità fugate dagli esperti che assicurano della non pericolosità delle “Velella-velella”, anzi la loro presenza, testimonia che la superficie del mare non è inquinata. A partire dagli anni 70 del secolo scorso, le velelle non sono state mai così abbondanti, un’invasione forse legata al surriscaldamento del Mediterraneo. La “velella-velella” è una specie di medusa nota anche con il nome di “barchetta di San Pietro” perché galleggia sulla superficie dell’acqua e viene sospinta dal vento, proprio come una barca a vela. Una specie di medusa innocua e non urticante per l’essere umano, comunque è bene non toccarle, e, di evitare di strofinarsi gli occhi nel caso ciò accadesse perché contengono alcune tossine in grado di uccidere il placton di cui si nutre. La “barchetta di San Pietro”, non è una medusa ma una colonia galleggiante di polipi. Una colonia di polipi blu attaccati a un galleggiante chitinoso munito di una “vela” che gli permette di scorazzare per il mare con l’aiuto del vento. La velella è comune nel Mediterraneo. Presente in aggregazioni enormi, lunghi diversi chilometri, che inevitabilmente incrociano la costa, a fine ciclo, quando oramai le meduse si sono staccate dalle colonie, e tappezzano di blu il bagnasciuga. Dopo la “Bandiera blu” le “Vele gialle”, un altro colore si aggiunge alle nostre spiagge… è “l’Azzurro polipo”. Ad oggi le premesse per un’estate colorata e gaia ci sono tutte… tutti in blu, giallo e azzurro sulle spiagge della costa a mostrar “le facce chiare” sotto un “cielo sempre più blu”… speriamo di non dover ricrederci in Autunno!
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