Di Gina Chiacchiaro Nuova cucina e sala all’ex Ambassador Ne ha fatta di strada l’Istituto Alberghiero di Capaccio Paestum nato a Gromola nel 1986. Fu fortemente voluto dall’amministrazione comunale di allora con Pietro De Simone, sindaco, e Tonino Scala, assessore al turismo. Nacque come sede staccata del Virtuoso di Salerno il cui preside era Gaetano Gargano. Quest’anno ricorre il 30° anniversario con orgoglio per il grosso potenziamento e miglioramento della struttura a Santa Venere, dove si tiene il convegno inaugurale giovedì 19 maggio. Nell’aria, già prima di iniziare, c’è l’aria delle grandi occasioni: la preside, Loredana Nicoletti, è impegnata a controllare che tutto procede per il meglio; il prof. Antonio Stratoti, collaboratore e responsabile, registra gli ultimi dettagli della scaletta. Alunni e docenti, con professionalità e competenza, sono pronti a vivere l’esperienza che lascerà il segno. È la festa della scuola con tanti ospiti che si accingono a portare il loro contributo, ricordi e saluti. Al tavolo dei relatori c’è il sindaco baby di Capaccio Paestum Gaia Lascaleia che siede al fianco del sindaco Italo Voza. Ad introdurre e a moderare Bartolo Scandizzo che evidenzia l’importanza che questa scuola ha avuto per il territorio e della strada che, fino ad ora, ha saputo percorrere. La Dirigente ringrazia De Simone e il suo staff per aver creduto in questa istituzione. Da allora ne è stata fatta di strada e lo testimonia la struttura che oggi abbiamo e che da ex albergo abbandonato e fatiscente, grazie alla Provincia e al Ministero, oggi ha una nuova veste. “Ci siamo riusciti! – ribadisce con orgoglio Nicoletti – e i laboratori di settore, con un lavoro di squadra, sono oggi ambienti che elevano la struttura al livello di un grande albergo Scandizzo, coglie l’occasione per precisare che la scuola alberghiera di Capaccio è sempre presente sul territorio e nelle manifestazioni con professionalità e competenza. Il sindaco Voza si sente orgoglioso di celebrare la rinascita di questa scuola per la sua riqualificazione e ringrazia chi lo ha preceduto ed ha contribuito alla sua realizzazione. Poi lancia una sfida per abbattere la divisione che percepisce tra le varie contrade: “Tracciamo un solco per una scuola unica perché noi siamo tutti di Capaccio Paestum”. Scandizzo a questo punto suggerisce una collaborazione tra Museo Archeologico e Scuola in vista della riqualificazione ex Ciro e propone un incontro per coordinare al meglio tutte le professionalità e le tante sinergie già potenzialmente in campo. Aurelio Di Matteo racconta di come egli approda al Virtuoso di Salerno e, di conseguenza, all’istituto alberghiero di Capaccio. Sottolinea che il percorso di questa struttura doveva essere diverso quando la Provincia concorse all’acquisto della struttura con l’obiettivo di creare una scuola di alta formazione. Antonio Stratoti coordinatore e collaboratore del dirigente racconta la scuola attraverso coloro che ci hanno insegnato e l’hanno frequentata e ribadisce che “La buona scuola” c’è sempre stata e la fa rivivere attraverso le facce e le storie di chi ha avuto successi professionali partendo proprio da Gromola. Gerardo Novi, è la memoria storica della scuola alberghiera di Capaccio e ricorda che per cominciare a fare laboratorio recuperarono a Salerno pentole in disuso e qualche vecchio fornello. Diodato Buonora, ricorda che in questo campo l’insegnante non insegna ma trasmette e i professori che hanno lavorato insegnano meglio. Giuseppe Gallo, settore bar, in collegamento da Londra, è un esempio di eccellenza. Gennaro Buono sommelier, nel 2012 risultava essere al 28esimo posto nella graduatoria internazionale. Attilio Marrazza, è un giovane chef parigino. Massimo Biagio diplomato col max dei voti (100) era l’eccellenza trainante il gruppo, oggi, specializzato nel ramo pasticceria, è a Milano con due locali propri. E poi, … ancora, … i tanti professori ed alunni che hanno fatto la storia di questa scuola. Tutti non hanno mancato di rimarcare un rapporto “filiale” con i loro docenti che li hanno accompagnanti durante il percorso scolastico ed anche oltre. Ed è stato questo aspetto che, Gaia Lascaleia, sindaco junior di Capaccio Paestum, ha voluto sottolineare: “Ciò che mi ha colpito è l’affetto che ha legato e lega ancora gli studenti e i loro professori”. Infine Renato Pagliara, dirigente dell’A.T. P. di Salerno, si dice soddisfatto del lavoro che in equipe è stato portato avanti in 30anni e ribadisce che insieme si possono raggiungere obiettivi e traguardi importanti, basta farlo con passione.
Trending
- Scuola, 267 milioni per tutor e orientatori
- Vallo della Lucania, Teatro “Leo de Berardinis”: “Il calamaro gigante” con una straordinaria Angela Finocchiaro
- “Fiumi, Briganti e Montagne”: Il Salernitano tra storie e storia, coraggio, mistero e resilienza
- Orientamento scolastico, Valditara scrive ai genitori
- Un Re venuto a servire
- Il Collettivo Docenti di Sostegno Specializzati chiede al MIM di garantire i diritti dei docenti precari: presentata diffida formale
- OMEOPATIA E DOLORE AI DENTINI DEI LATTANTI
- Scuola: emendamenti ANIEF alla Manovra Finanziaria 2025