di Alberto Di Muria Le pillole contraccettive di ultima generazione aumentano il rischio di gravi coaguli di sangue, potenzialmente letali, rispetto a quelle di seconda generazione. A rilevarlo è uno studio britannico, condotto dai ricercatori della Division of Primary Care dell’University Park di Nottingham, che conferma un legame tra gli eventi trombotici e l’uso di pillole anticoncezionali. Dallo studio, pubblicato sul British Medical Journal è emerso che le pillole contraccettive contenenti nuovi tipi di ormone progestinico sono state associate ad un aumento di rischio di trombosi venosa rispetto alle pillole di vecchia generazione. E’ già noto che l’uso della pillola anticoncezionale sia collegato ad un aumento del rischio di coaguli nel sangue, come la trombosi venosa profonda, ma questa nuova ricerca si è posta l’obiettivo di valutare esattamente il rischio. I ricercatori hanno confrontato i dati, registrati tra il 2001 ed il 2013, di oltre 10mila casi di donne, tra i 15 ed i 49 anni, con trombosi profonda, con quelli di oltre 40mila donne della stessa età ma senza trombosi, pur avendo gli stessi fattori di rischio. Dai risultati è emerso che il rischio di trombosi venose nelle donne che assumevano contraccettivi orali di ultima generazione è risultato essere da 3,6 a 4,3 volte più alto rispetto alle donne che non li assumevano. Invece, le donne che assumevano pillole anticoncezionali meno recenti, contenenti i vecchi progestinici, presentavano un rischio aumentato solo di 2,5 volte di sviluppare un evento trombotico venoso. Questo studio mette in evidenza ancora una volta la necessità di un’attenta prescrizione della pillola contraccettiva orale, tenendo conto dei fattori di rischio della singola donna, come lo stile di vita o la sua storia medica. Prendendo queste precauzioni la pillola rimane uno dei più sicuri metodi anticoncezionali.
In farmacia. Le nuove pillole contraccettive
