di Ilaria Longo Alla conquista di Roma con arbusti, zappa, bellezze paesaggistiche e prodotti genuini cilentani. Con queste insolite armi Antonio D’Agosto il 7 e l’8 maggio ha provato a vincere questa battaglia. Non è facile penetrare a Roma e farla innamorare della bellezza. Lei che di bellezza vive 365 giorni l’anno tra le mura sicure del Colosseo, la romantica Fontana di Trevi e l’imponenza del Cupolone. Eppure Antonio, con l’evento “Cilento Capitale”, è riuscito in questo intento. Alla presenza della Presidente del I Municipio di Roma Sabrina Alfonsi e di Cono D’Elia, sindaco di Morigerati che in questa circostanza ha rappresentato anche il neopresidente del Parco del Cilento Tommaso Pellegrino, Antonio – nella mattinata del 7 maggio – ha piantato in un’aiuola in Piazza San Cosimato (Trastevere), alcuni arbusti rappresentativi la macchia mediterranea. Roma avrà, così, un pezzetto di flora mediterranea grazie al biancospino, all’alloro, alla berretta del prete e alla lavanda (purtroppo repentinamente rubata). I romani hanno seguito questo momento con partecipazione e Sabrina Alfonsi si è detta disponibile a riproporre questa iniziativa anche l’anno prossimo. Successivamente Antonio e i romani hanno raggiunto la Città dell’Altra Economia presso l’ex Mattatoio (Testaccio) dove c’era un padiglione nel quale era possibile conoscere il Cilento, conoscenza che si è protratta per tutta la giornata dell’8 maggio. C’erano i produttori cilentani che oltre a vendere i loro prodotti proponevano delle degustazioni degli stessi, c’erano i ragazzi del magazine “Cilento… e me ne vanto”, c’era Paola del Gaudio, rappresentante Associazione Pollica Cittaslow e, attraverso alcune rappresentanze o mediante gli opuscoli, era possibile conoscere iniziative, manifestazioni e luoghi cilentani come La Via Silente, Mojoca (Moio), Ciccimmaretati (Stio), l’oasi del WWF di Morigerati, la Valle delle Orchidee di Sassano, gli scavi archeologici di Velia e Paestum e tante altre bellezze paesaggistiche che danno lustro al Cilento. È stato presentato anche il libro “Attraverso il Cilento” che lo scozzese C.T. Ramage scrisse quando visitò questa terra nel 1828 nel corso di un tour, tanto in voga in quel periodo come tappa obbligata per i giovani rampolli europei. “In questo padiglione”, ha spiegato Antonio “sono riuscito a dare un’idea d’insieme del Cilento attraverso tutto ciò che questa terra può offrire dal punto di vista storico, culturale, paesaggistico ed enogastronomico”. Oltre alla possibilità di poter scoprire le bellezze di questo fazzoletto di terra e di poter degustare i prodotti cilentani “si è respirata una buona atmosfera di gruppo”, ha spiegato Antonio. “I produttori sono riusciti a creare una forte sinergia tra loro”. L’evento, inutile dirlo, è stato un successo. I produttori hanno venduto tutto e hanno positivamente impressionato i romani ed il Cilento è stato scelto anche come meta turistica. “Due ragazze”, ha sottolineato Antonio, “erano ancora indecise riguardo la destinazione delle loro vacanze estive. Hanno scelto il Cilento”. Antonio ha svelato che ha già iniziato a lavorare per realizzare un simile evento a Milano. Per chi possiede un territorio come il nostro sedurre Milano o tante altre città italiane, europee e mondiali non è difficile se “Cilento Capitale” è già riuscito nell’impresa di far innamorare della nostra terra una città che tutto il mondo ci invidia. La speranza è quella che il Cilento possa essere sempre di più valorizzato dalla buona politica e dall’impegno di giovani come Antonio che con pochi, ma invincibili elementi, riescono nella conquista di altre terre non con eserciti e armi, ma con la bellezza. Tanta bellezza cilentana.
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