di Veronica Gatta Si è tenuto ieri, martedì 10 maggio, presso l’istituto di cultura Grenoble di Napoli, un incontro dal titolo “Valorizzare il passato per costruire il futuro”. È stata occasione di confronto diretto tra il sottosegretario ai Beni culturali, Antimo Cesaro, e i nuovi direttori dei luoghi della cultura in Campania: Sylvian Bellenger, direttore del Museo di Capodimonte, Mariella Utili, direttore del Polo museale campano, Paolo Giulierini, direttore del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, e Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco Archeologico di Paestum. L’obiettivo dell’incontro, coordinato dalla Seconda Università di Napoli, è stato quello di approfondire, con i protagonisti in campo, i temi legati alla riforma della cultura e fare un resoconto sui primi sei mesi di nuova gestione, soprattutto in vista dei 185 milioni di euro che il Cipe – Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica – ha destinato ai sette musei autonomi campani. Sylvain Bellenger non ha dubbi: “Il grande problema di questo Paese non è economico: i fondi ci sono, ma siamo di fronte ad una forte mancanza di risorse umane. L’Italia non ha avuto concorsi statali per 20 anni; due generazioni sacrificate alla cultura. Nei musei manca la nuova generazione, quella cresciuta con internet”. I direttori dei musei campani sono d’accordo riguardo l’esigenza di trasformare i musei in nuove agorà, in luoghi, al tempo di stesso, di bellezza, di studio e di svago, grazie anche ad una nuova frontiera della comunicazione: il marketing. “I musei non mercificano la cultura, né sono una sorta di nuova Disneyland. Semplicemente sfruttiamo tutti i mezzi a disposizione per un servizio ottimale per i visitatori – spiega Zuchtriegel – esattamente come accade in Francia, Germania e Inghilterra”. Perché il pubblico sia attratto e interessato a trascorrere una giornata al museo, bisogna che quest’ultimo stia al passo con i tempi in modo da non far annoiare i visitatori. E, in questo senso, sta procedendo bene il giovane Direttore del Parco Archeologico di Paestum che, con “i venerdì dei depositi” e le aperture straordinarie del Tempio di Nettuno, ha reso possibile un considerevole incremento delle visite alla “Città Antica”. I numeri sono sbalorditivi: nella sola giornata di domenica 1 maggio, sono state migliaia le persone che hanno colto l’occasione per mettersi in viaggio, incentivate anche dalla possibilità di visitare musei e parchi archeologici a coso zero. Nello specifico, 2.779 sono stati i visitatori nel sito archeologico di Paestum, tra parco e museo, dove, per l’intera giornata, hanno fornito assistenza ai turisti gli studenti del Liceo “Alfonso Gatto” di Agropoli, nell’ambito del progetto “Alternanza Suola-Lavoro”. Sull’innovazione e su una maggior offerta i Direttori sono concordi: “Una persona che non conosce i nostri tesori – ha affermato la Utili – deve essere messa nelle condizioni di comprenderli. Attraverso specifici pannelli esplicativi o con app che mostrino la storia di ogni reperto”. E conclude Giulierini: “È necessario un po’ di coraggio: cambiare una norma obsoleta dei beni culturali”. La chiusura degli interventi è del sottosegretario al Micbat Antimo Cesaro arrivato in ritardo a causa del traffico: “Ho trovato a Napoli lo stesso traffico di Teheran dove la benzina costa pochi centesimi. Oggi c’è una stagione diversa, dei fondi per i Beni Culturali, ma ricordo a chi pensa che si potrebbe fare di più, che bisogna misurarsi con i limiti della finanza pubblica”.
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