di ORESTE MOTTOLA L’erba vi cresce rigogliosa, in alcuni punti va oltre il metro, e la sua sfalciatura farebbe la fortuna economica di più di un allevatore che si ritroverebbe fieno pregiato per i suoi animali. E’ il tribunale di Brescia ad aver messo i sigilli al campo da golf più grande della Campania, poiché è nella città lombarda che hanno sede le imprese che lo gestiscono. Tra loro riunite in consorzio e con intrecci di forniture e d’incarichi vari, la realtà è quella di un crac che è tutto lumbard e che, da quando la Regione Campania ha chiuso l’erogazione del rubinetto dei finanziamenti europei, non ha più dato un euro a nessuno: lavoratori, imposte, fornitori o artigiani. Da oltre anni il campo di golf di Serre Persano è allo sbando economico e gestionale ma la politica, dai più svariati colori, ha messo la terra sotto la gabbia come gli struzzi per negare la realtà e continuare a paventare possibili nuove assunzioni nelle campagne elettorali. La situazione? Campo recintato dai sigilli dalla Procura che ha aperto un’inchiesta, lavoratori a spasso senza stipendio, aziende sotto procedura fallimentare e municipio sotto acuto stress economico. Il comune di Serre, approfittando della dismissione da parte dell’Esercito Italiano dei terreni, li comprò dal demanio e a sua volta indebitandosi. C’è tutto questo nel fascicolo d’inchiesta aperto dalla Procura di Salerno, attualmente contro ignoti, sull’impianto che avrebbe dovuto risollevare le sorti dell’economia locale Quel progetto – inserito nei fondi Por Campania 2000/2006 – prevedeva una spesa complessiva di 12 milioni di euro, di cui sei da fondi pubblici. Il campo da golf, inaugurato nel 2010 dall’allora governatore della Campania, Antonio Bassolino. Da quel giorno in poi è stato un lento declino, fino all’atto finale, lo scorso 25 marzo, quando il tribunale di Brescia ha dichiarato il fallimento della Italian Golf Development srl, socio con partecipazione al 75% del Consorzio Persano Royal Golf srl. La fine di un sogno, dunque, e l’avvio di un procedimento che si interseca con l’inchiesta aperta dalla Procura di Salerno, già alla fine del 2014. In attesa che gli atti del crac della Igd vengano trasmessi anche ai magistrati guidati dal dottor Lembo, i creditori cercano comunque di preservare i propri interessi. Il Comune di Serre, per esempio, che è particolarmente esposto nei confronti della società. C’era stato un tentativo di transazione, mai perfezionata, ma il fallimento della società ha pregiudicato ogni possibilità per l’Ente di recuperare le somme contestate attraverso diversi ed articolati decreti ingiuntivi. Meglio correre ai ripari, cercando almeno di recuperare la proprietà delle aree sulle quali è sorto il Centro, con relativi immobili realizzati dalla società. I SOLDI DEI PRIVATI. MAI VISTI Alla seconda fase, quella dei finanziamenti dei privati non si arriverà, mai. “La svolta” è messa nero su bianco alla fine del 2009, il 16 dicembre. I trentasei mesi dei tempi stabiliti per la realizzazione sono abbondantemente scaduti. Una raccomandata arriva direttamente al sindaco, Palmiro Cornetta, e alla segretaria comunale, Antonella Di Venuta. Il Consorzio “Persano Royal Golf” sembra imputare al comune di Serre tutto ciò che negli ultimi anni è avvenuto sullo scenario intorno a viale Murat, la zona dove il campo da golf sta sorgendo con un quarto delle buche previste. La battaglia dei rifiuti, le battaglie tra manifestanti e forze dell’ordine, e poi Bertolaso, Valle della Masseria e Macchia Soprana. Ecoballe finanche nella zona militare di Persano. E cala l’asso con la richiesta di trasformare il “diritto di superfice e di uso” dei 123 ettari in un vero e proprio diritto di proprietà. “Gli acquirenti potenziali si sono dimostrati poco interessati e molto freddi rispetto all’originaria formula”, scrivono. E già che ci sono aggiungono la richiesta di poter avere ulteriori volumetrie edificatorie e ipotizzano anche un maggiore coinvolgimento operativo del comune nella gestione economica dell’impianto. Vogliono anche altri cinque milioni di euro dalla parte pubblica. Cornetta e i suoi non rispondono. Le nuove elezioni sono vicine e si cerca di evitare anche di irrigidire i rapporti con il Consorzio. La richiesta formale è di modifica della convenzione tra comune di Serre e “Royal Golf” con la quantificazione, in cinque milioni di euro, delle maggiori spese sostenute e la richiesta di una “revisione” delle prospettive di redditività del campo e, “delle prospettive di vendita delle 340 unità immobiliari che dovranno essere costruite in Convenzione finalizzata a consentire una maggiore edificabilità della parte residenziale e ricettiva […] al fine di poter spalmare l’investimento su un numero maggiore di unità immobiliari”. Si arriverà a contabilizzare in 340 le villette da aggiungere alla prevista club house e all’albergo a 5 stelle. Si tratta di una nuova piccola città che pare guardare più al nuovo mercato immobiliare indotto dalle migliaia di militari già in servizio nella vicina base militare di Persano che ai ricchi golfisti che dovevano arrivare qui volando in elicottero. Le discussioni tengono banco durante l’estate del 2010, la Regione si eclissa, i soci privati cominciano a farsi causa tra di loro, il fitto al comune non verrà mai pagato. A Cornetta e i suoi succede una giunta di centrodestra che subito chiede di vederci chiaro, altro che altri soldi e cemento. Gli stessi stipendi ai dipendenti prima boccheggiamo e poi si interrompono. Durante l’autunno, l’inverno e parte della primavera c’è la sosta tecnica. Quando diventerà muto il numero telefonico e fermo il sito internet, anche i 40 volenterosi golfisti, dei 2mila previsti, che pagavano il gasolio al volenteroso ormai ex dipendente che irrigava una parte del campo, persero ogni speranza. Ora i protagonisti non si vedono più nei paesaggi che incantarono Murat, Hackert e Vanvitelli, ma nelle asettiche aule dei tribunali civili con all’ordine del giorno direttamente il fallimento. CERCANSI CORDATA I tempi sono ormai maturi per mettere assieme una cordata che si ponga come interlocutore del Tribunale di Brescia per recuperare e proseguire le attività del Golf a Persano. I dipendenti e il comune di Serre sono, ovviamente, molto interessati. Come chi è impegnato a dare attrattività turistica all’intero territorio. Una chance può essere anche il fatto che l’attuale presidente eletto regionale, Vincenzo De Luca, a questi luoghi è legato da forti ricordi.
Trending
- Scuola: emendamenti ANIEF alla Manovra Finanziaria 2025
- Modelli internazionali per combattere lo spopolamento delle zone interne del Cilento, del Vallo di Diano e degli Alburni
- 30 milioni alle scuole carcerarie, un emendamento alla Legge di Bilancio di Italia Viva
- Premio letterario “Crescere con le favole”, al via la 2° Edizione
- CGIL e UIL, sciopero generale per cambiare la manovra di bilancio
- 335 milioni per le palestre, una nuova cospicua ondata di denaro da destinare alla scuola
- Oggi, alla Camera, la presentazione della Fondazione Giulia Cecchettin. Presente Valditara.
- “Il ragazzo dai pantaloni rosa” fra polemiche e ammonimenti