di Pasquale Quaglia Raffaele Nacarlo, uno dei più importanti vocalist della Campania, tra Rocco Hunt e Gué Pequeno Lelejoop, all’anagrafe Raffaele Nacarlo, chi giovane o meno giovane, semplice appassionato della vita notturna dei locali, può negare di aver sentito almeno una volta parlare di lui, anzi parlare lui. Questo quasi ventisettenne originario della Licinella, infatti, è da considerarsi uno dei maggiori voice della Campania, se non il primo, come dichiara egli stesso mostrando l’umiltà che lo contraddistingue, senz’altro è sul podio, ci aggiungo io. E questo è dimostrato anche dai numeri dei suoi fan, migliaia, che spaziano dal suo sito, www.lelejoop.com, alla sua pagina facebook, voicelelejoop. Il voice, per spiegarlo in maniera semplice, è chi anima le serate in discoteca, chi presenta dj e ospiti. Così Lelejoop ha l’onore di spartirsi il palco con le varie personalità, ma soprattutto ha l’arduo compito di trovare le parole corrette alla loro presentazione dinanzi ai fan notturni. Se poi consideriamo che quegli ospiti si chiamino Rocco Hunt, presentato tre volte, Clementino, annunciato due volte, Frank Matano, Gué Pequeno e Dj Ananè Vega, moglie del maestro della musica house, Little Lou Vega, allora comprendiamo perché Lelejoop è uno dei maggiori vocalist della regione, capace di conquistare come un Napoleone armato di voce, il cuore e soprattutto le orecchie dei fan che stanziano tra il Parco del Cilento e Vallo di Diano, dove da due anni è resident della discoteca Il Ciclope, fino ad arrivare al fulcro di quella che fu la Campania Felix, ad Aversa, dove è vocalist del Reggaevolution, tra i cui organizzatori vi è Stefano Siviero, personaggio noto dei social network. Il tutto passando dalle discoteche della zona, dal Bogart, uno dei club più importanti di Salerno, al Oneclub situato a Napoli, dal Veliero Tortuga di Capri alla collaborazione con dj Tizzano di Radio Ibiza sull’isola di Procida. Un traguardo questo, sognato da bambino, quando la musica e il calcio rappresentavano le passioni di Raffaele, prima che un infortunio ponesse fine a un sogno per permettergli di concentrarsi sull’altro. Iniziano così le prime apparizioni con il microfono alle feste degli amici, poi l’intraprendenza e la passione lo conducono ben presto dalle mura domestiche alle pareti insonorizzate, dalla semplice audacia del volersi divertire all’essere pagato per farlo: “Ammetto di essere davvero uno fortunato, sono uno che guadagna mentre si diverte”, afferma lo stesso Lelejoop, parlando delle tante richieste. Tanti sono anche i suoi slogan, come il “Balla Piranesi”, coniato in occasione delle feste organizzate dal liceo capaccese e ormai un vero e proprio motto. Senza tralasciare il celebre “È bello ciò che balla”, in onda a Radio Paestum, durante Push The Music, la classifica dance condotta insieme al dj Domenico Fontana, o le frasi “Non voglio essere il più forte, ma il più sincero quando accendo il microfono”, “Perché quando apro la bocca lascio parlare il cuore” e “C’è chi i sogni li porta in un cassetto e chi come me li porta in un microfono” che fanno di Lelejoop semplicemente Raffaele Nacarlo, uno che durante un viaggio a Ibiza è capace di essere segnato da un’impronta musicale importante, con la voglia di collaborare con artisti di rilievo e ampliarsi fuori regione e soprattutto un ragazzo che cerca di inseguire i propri sogni urlandoli da un microfono.
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