La nostra regione ottiene circa 138 milioni di euro per 87 progetti. Patrizio Bianchi: “L’educazione della fascia 0-6 anni è una delle sfide sociali più importanti per il nostro Paese, che registra un grave ritardo rispetto alla media europea in questo settore. Con questo Avviso autorizziamo importanti risorse, soprattutto a favore delle aree con maggiori difficoltà. Con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza continueremo a investire dando risposta alle esigenze dei territori. Intervenire per l’infanzia vuol dire garantire pari opportunità di crescita a bambine e bambini, a prescindere dai contesti di provenienza, e favorire concretamente l’occupazione femminile”.
Il 4% degli edifici scolastici è stato costruito prima del 1900. Il 44% delle scuole, invece, nell’arco temporale dal 1961 al 1980. Sono strutture a rischio sismico e necessitano di aggiornata normativa antincendio. Il piano del Ministero dell’Istruzione si snodo specialmente su queste due criticità.“Siamo davanti a una emergenza, ma anche a una grande opportunità: ripensare lo sviluppo del paese mettendo realmente al centro i minori e promuovendo comunità educanti, ebbe a dire Carlo Borgomeo, presidente di Con i Bambini. La scuola è un fattore centrale in questo processo, anche se non l’unico. Abbiamo una edilizia scolastica vecchia, come anno di costruzione, ma non è da meno il modello educativo per il quale sono stati progettati gli edifici o, peggio, sono stati riconvertiti. Penso invece al Centro educativo di Mirto a Partinico, voluto da Danilo Dolci e ideato con gli stessi ragazzi e abitanti a metà anni ’70, con aule e spazi a misura di bambino e pensati per una didattica innovativa. Dopo 45 anni, però, quell’approccio è considerato ancora ‘nuovo’ e non è diventato esperienza diffusa nel paese”. Milioni di euro ai Comuni per l’edilizi e la sicurezza scolastica. Con 453 progetti ammessi al finanziamento si vuole garantire sicurezza, ristrutturazione, riqualificazione, riconversione, costruzione di edifici per asili nido, scuole dell’infanzia e centri polifunzionali per i servizi alla famiglia. Il Mezzogiorno verrà favorito in misura del 54%. La nostra regione risulta assegnataria di maggiori risorse. La Campania,infatti, ottiene circa 138 milioni di euro per 87 progetti. Seguono la Lombardia, con circa 58 milioni per 40 interventi, la Sicilia, con l’assegnazione di oltre 56,7 milioni per finanziare 31 progetti, la Puglia, con 56 milioni per 32 progetti, la Calabria, con una disponibilità di 53,2 milioni per 34 interventi. Asili nido e scuole dell’infanzia otterranno maggiore considerazione. Il Ministro Bianchi: “L’educazione della fascia 0-6 anni è una delle sfide sociali più importanti per il nostro Paese, che registra un grave ritardo rispetto alla media europea in questo settore. Con questo Avviso autorizziamo importanti risorse, soprattutto a favore delle aree con maggiori difficoltà. Con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza continueremo a investire dando risposta alle esigenze dei territori. Intervenire per l’infanzia vuol dire garantire pari opportunità di crescita a bambine e bambini, a prescindere dai contesti di provenienza, e favorire concretamente l’occupazione femminile”. Questa, nel dettaglio, la ripartizione della risorsa complessiva di 700 milioni: 280 milioni per gli asili nido; 175 per le scuole dell’infanzia; 105 per i centri polifunzionali per servizi alla famiglia, 140 milioni per la riconversione di spazi delle scuole dell’infanzia attualmente inutilizzati. Il 60% delle risorse, specificano dal Ministero, di ciascuno di questi capitoli è stato destinato alle aree periferiche e svantaggiate, per recuperare i divari esistenti. Nel dettaglio, sono stati ritenuti ammissibili al finanziamento interventi per circa 692 milioni di euro. Le risorse restanti saranno destinate, insieme alle economie, per lo scorrimento delle graduatorie. “Le candidature, aggiungono, degli Enti locali hanno riguardato per il 51,7% le scuole dell’infanzia, per il 23,9% gli asili nido, per il 17,9% i centri polifunzionali per la famiglia e per il 6,5% la riconversione di spazi delle scuole dell’infanzia attualmente inutilizzati. Tra gli interventi previsti principalmente, quelli di nuova costruzione o di ampliamento, di demolizione e ricostruzione o di adeguamento sismico. L’Avviso pubblico è stato emanato congiuntamente dal Ministero dell’Istruzione e dal Ministero dell’Interno, in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e con il Dipartimento per le politiche della Famiglia, ed è destinato agli Enti locali. Sarà istituita una Cabina di regia per il monitoraggio dei singoli progetti presso il Dipartimento per le politiche della Famiglia”.
Emilio La Greca Romano