di Biesse
Enzo Di Lucia, un imprenditore che ha sempre preso parte alla vita pubblica della Città dei Templi. Titolare del ristorante Oasi di Paestum, è stato tre volte assessore al turismo e beni culturali del comune di Capaccio e due volte consigliere della Banca di Credito Cooperativo di Capaccio Paestum a cui il prossimo 24 aprile si candida alla presidenza.
Un uomo mite, affabile e dialogante, non l’ho mai visto adirarsi né inveire contro i suoi avversari politici anche quando ha dovuto abbandonare gli incarichi, come nella vicenda che lo ha portato a dimettersi da assessore dalla giunta del suo “amico” Italo Voza. Questo aspetto del suo carattere, però, non deve far pensare che sia un “debole” né a sottovalutare le sue capacità di nuotare nelle acque sempre agitate della vita pubblica della sua città.
È ben informato su tutti gli aspetti e conosce bene le vicende che animano la realtà in cui vive senza pregiudizi: “quando ho deciso di candidarmi, mi sono recato in banca per informare, correttamente, sia Rosario che il direttore (Giancarlo Manzi) della mia intenzione e di garantire una campagna basata sui contenuti e non sulle sterili polemiche”.
Ecco perché, quando ho saputo che avrebbe affrontato Rosario Pingaro nella competizione per la carica di presidente della Bcc, non mi sono meravigliato ne ho giudicato il fatto velleitario …
Per questa intervista, vado a trovarlo nel suo locale. Come al solito, appena mi intravede dalla sua postazione da dove domina l’ampio ingresso e buona parte del locale, si alza per venirmi incontro. Saluto i suoi impareggiabili collaboratori, Cosmo e Peppino, e subito entriamo nel merito dell’argomento.
Perché ha scelto di proporsi alla carica di presidente della Bcc?
Ho risposto ben volentieri alle sollecitazione di molti amici con i quali ho condiviso in questi tre anni l’avversione al modo di condurre la nostra banca.
In particolare, cosa rimprovera all’attuale gestione?
Soprattutto la bassa percentuale degli impieghi rispetto alla raccolta. Infatti, è da questo che si determina la poca consistenza degli utili nei tre anni passati. Noi vorremmo dare poco a tanti e non troppo a pochi. Inoltre, non siamo d’accordo con gli investimenti per l’ammodernamento strutturale di tutte le filiali proprio nel momento più difficile dal punto di vista economico per la banca.
Cosa si propone per invertire la tendenza?
Per prima cosa vorremmo incentivare il rientro nell’orbita dalla nostra banca i tanti imprenditori che se ne sono allontanati: quello che da noi è stato rifiutato, lo hanno trovato dalla concorrenza! Inoltre, lavoreremo affinché i soci siano più informati e consapevoli di quello che succede in banca al fine di stimolare la partecipazione.
Il mondo del Credito cooperativo è stato profondamente riformato con il decreto del governo di inizio anno. Come ha intenzione di muoversi nel merito?
Il decreto deve ancora essere convertito dalle camere, per cui potrebbero esserci delle novità importanti. So bene che dobbiamo andare verso aggregazioni con altre consorelle. Su questo abbiamo già le idee ben chiare sulla direzione da prendere. Una cosa è certa, lo faremo in modo tale da garantire alla nostro banca, che ha una storia sessantennale, un ruolo primario e di sostanziale autonomia.
Candidato presidente
Di Lucia Vincenzo
Candidati consiglieri:
Barlotti Enrico
Bellelli Ettore
D’Angelo Claudio
Federico Pasquale
Ferrara Raffaella
Petraglia Alessandro (detto Spillo)
Scarano Catello
Voza Benedetto