di Antonella Citro “As Salamu Alaykum” che significa La pace sia con te è l’ultimo libro scritto dal giornalista e direttore di Quasimezzogiorno.it, Lorenzo Peluso. Presentato lo scorso 23 marzo all’auditorium di Atena Lucana Scalo, il volume ha voluto raccontare momenti vissuti da Peluso in qualità di giornalista embedded al seguito delle missioni militari italiane in Afghanistan, Libano e Kosovo. Un racconto minuzioso legato all’impegno costante dei soldati italiani stanziati nelle diverse missioni di pace e un racconto personale e privato del legame che, si viene a creare nei diversi teatri di guerra, tra i militari e la gente del posto. Un diario che si è costruito nel corso dei giorni e che ha catturato cambiamenti geopolitici e vicende umane spesso intrecciati. Una testimonianza del contributo fornito dalle truppe italiane alle popolazioni locali per garantire uno stato di pace duraturo. Erano presenti ad Atena in quella occasione, il sindaco di Atena Pasquale Iuzzolino, il Vice Sindaco Sergio Annunziata, Felice Fusco storico e scrittore, il Prof. Carmine Pinto docente di Storia Contemporanea presso l’Università di Salerno e il Colonnello Lucio Di Biasio Capo di Stato Maggiore Comando Militare Difesa della Basilicata. Quando la guerra ti entra in casa, ti stravolge la vita senza più farti tornare indietro. Storie di vita reali in contesti difficili, di guerra, al di fuori di qualsiasi retorica e luogo comune. E’ questo il senso messo in evidenza da Lorenzo Peluso. Cronache, foto e ricordi, vita reale in contesti difficili come il Libano, l’Afghanistan e i Balcani: tutto racchiuso in quel libro. Frame di vita vissuta realmente, espressioni e condizioni di donne e bambini che vogliono raccontare ciò che provano e sentono, la voglia e il dovere di sopravvivere anche in mezzo agli spari e alla paura di morire in qualsiasi momento. E poi, Peluso, racconta quanto contano laggiù le Forze Armate Italiane, punti di riferimento e indiscussi punti di appoggio per la popolazione e la ricostruzione di quei Paesi. Pagine ricostruite, attraverso gli occhi e la penna di Lorenzo che, non dimenticano di descrivere sentimenti autentici e che anche per questo avvicinano il lettore a un racconto mai scontato e banale. “Oltre ogni strumentalizzazione, la cronaca di un vero giornalista sul campo è fondamentale proprio per questo – afferma Lorenzo- mostrare e documentare con racconti e foto come è la realtà di posti così difficili, sperando di contribuire a cambiare lo stato delle cose”. Leggendo il libro si ha subito la sensazione che si apra una nuova visione della realtà. “Inconsapevole del turbinio di emozioni che stanno per travolgere la tua mente, continui a guardare quelle immagini. Ma intanto cresce l’attesa- continua- Più guardi quelle foto, più sale la voglia di tornare. Ti mancano quei colori, quei silenzi, quei rumori. Ti mancano le voci, i paesaggi, la paura, l’incoscienza. Ti mancano quegli amici che, speri, siano lì ad aspettare te”. Il libro si avvale della prefazione del giornalista Nico Piro e della nota introduttiva del collega Fabrizio Feo.
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