di Massimiliano De Paola
Sabato 5 marzo alle ore 9,30, presso il Museo Speleo Archeologico MIdA 01 a Pertosa, ad inaugurare i lavori per l’assemblea nazionale dell’Associazione Grotte Turistiche Italiane (AGTI), si è tenuta una tavola rotonda sul turismo, come motore dello sviluppo sostenibile del territorio.
L’incontro ha visto la presenza del neo presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, Tommaso PELLEGRINO.
Al dibattito hanno preso parte, tra gli altri, il presidente MIdA e AGTI Francescantonio D’Orilia che ha presieduto l’assemblea, i rappresentanti di tutte le Grotte Turistiche d’Italia associate e il sindaco di Pertosa -Michele Caggiano, mentre il sindaco di Auletta – Pietro Pessolano si è aggregato al gruppo nel tardo pomeriggio.
“La Fondazione MIdA è un modello che funziona” afferma il sindaco di Pertosa Michele Caggiano appena prende la parola. Poi tesse le lodi di questo modello, sviluppato tra 2 paesi (Auletta e Pertosa) per tanto tempo divisi, che oggi e ormai da alcuni decenni, sono uniti più che mai. “Ciò è stato possibile grazie al grande lavoro soprattutto dei sindaci di entrambi i comuni che negli anni si sono alternati. Ora tante iniziative si fanno insieme in maniera sinergica e coordinata”.
“Siamo felici – spiega il presidente AGTI Francescantonio D’Orilia – di accogliere a Pertosa il presidente del Parco Pellegrino e iniziare a tessere insieme un percorso e un dialogo costruttivo sulle strategie da adottare per la crescita turistica del nostro territorio e del turismo speleologico”. D’Orilia punta sulla qualità delle grotte per cercare uno sviluppo sostenibile ed evitare lo spopolamento delle aree interne.
Tommaso Pellegrino, dopo aver dato il benvenuto a tutti gli operatori presenti, fà i complimenti al presidente Franco D’Orilia per lo straordinario lavoro di valorizzazione delle Grotte Turistiche e per aver dato centralità al nostro Territorio.
Il presidente del Parco comunica con orgoglio alla sala gremita il doppio riconoscimento ricevuto dal Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni: Geoparco e sito UNESCO.
“Tutti i Geoparchi esistenti sono stati dichiarati Siti UNESCO. Lo ha stabilito lo scorso novembre la 38° Sessione Plenaria della Conferenza Generale dell’UNESCO, riunitasi a Parigi. L’Unesco ha riconosciuto la rete internazionale dei Geoparchi quale programma ufficiale dell’UNESCO individuando la nuova categoria degli UNESCO Global Geoparks (Geoparchi mondiali UNESCO). Contestualmente tutti i 120 Geoparchi esistenti, che interessano 33 paesi nel mondo e 4 continenti, hanno ottenuto il riconoscimento di UNESCO Global Geopark”. Con orgoglio possiamo comunicare che tutti i Geoparchi Italiani ben 10 sono da oggi siti UNESCO e dunque riconosciuti Progetto Prioritario UNESCO”.
Il presidente del Parco ha insistito, inoltre, sul “modello MIdA che ci rende orgogliosi”. “Non siamo alla ricerca di un turismo di massa. Quì vengono le persone che amano la natura, che amano le grotte”. Si è poi soffermato sull’importanza della Dieta Mediterranea ed ha offerto grande disponibilità a creare sinergia: “Fare sinergia significa non perdere la propria identità. In questo territorio ci sono straordinarie energie giovani di tanti laureati, il problema è che stanno lì solitari. Il Parco ha senso se è capace di mettere insieme le risorse presenti al suo interno, se le sa utilizzare al meglio. Sono da sempre un ambientalista e lavorerò per uno sviluppo sostenibile. Noi abbiamo una grande bellezza e dobbiamo fare in modo, lavorando in sinergia, che questa meravigliosa bellezza che abbiamo, diventi un’occasione per i giovani”.
Franco D’Orilia concorda sulla necessità di fare sinergia. “Col Parco collaboriamo” dice. Poi si sofferma sul progetto “3 grotte 3 fiumi”. “Il progetto nasce intorno ai tre siti di interesse rappresentati dalle grotte di Castelcivita, Pertosa-Auletta e Morigerati. Un itinerario che copre la parte interna del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, dove ogni grotta è contraddistinta dalla presenza di un fiume: il Bussento a Morigerati, il Tanagro a Pertosa-Auletta e il Calore a Castelcivita. Un percorso che attraversa tutta la dorsale appenninica del Parco e che si racconta attraverso la geologia dei luoghi, la natura incontaminata, la presenza antropica secolare. Passaggi e paesaggi unici, raccordati sotto il comune denominatore del carsismo, del lento sedimentarsi della materia e dell’interminabile lavorio dell’acqua”.
“È l’unico Parco che ha 3 grotte e 3 fiumi” gli fà eco Pellegrino. “È doveroso come Parco stabilire sinergie”.
La giornata è stata un’occasione per confrontare progetti e programmi per le Grotte Turistiche Italiane, ma anche per capire in che direzione il territorio del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni vuole andare!