di Biesse
“Quando 3 anni fa venimmo ad occupare i locale della nuova sede, mi interrogai su quanto tempo fosse stato necessario per occuparne tutti gli spazi che prevedevano un organico di 50 persone. Immaginai che fossero necessari 20 anni! Oggi che siamo 40, comincio a preoccuparmi di come trovare soluzioni per fare spazio se dovessimo mantenere i nostri ritmi di crescita.”
Chi parla è Rosario Pingaro, CEO e CTO di Convergenze Spa, è un uomo di successi che dimostra con i fatti quello che in tanti raccontano a parole: le nuove tecnologie hanno consentito al Sud di scavalcare il gap infrastrutturale che lo hanno costretto a rincorrere perennemente un pareggio delle condizioni di partenza per immaginare uno sviluppo economico che, da sempre trascina con sé quello sociale e culturale.
Infatti, anno dopo anno, dal novembre del 2005, anno di costituzione di Convergenze spa, Pingaro ha fatto crescere Convergenze in modo esponenziale con ritmi sconosciuti al nostro territorio: da 0 a 7,200 milioni di fatturato nel 2015. Oltre i 9 mln previsti nel 2016.
Sono con lui, nell’avveniristica sede di via Seliano a Capaccio Paestum, per raccontare l’ultima frontiera abbattuta da un’azienda lanciata verso il futuro: l’accordo strategico con NaMeX un Network Access Point con sede a Roma.
Quali vantaggi porterà questo accordo?
Gli Internet Service Provider di tutto il territorio del Cilento potranno di collegarsi al NaMeX direttamente dal datacenter di Convergenze migliorando la connettività e aprendo una finestra sul mondo digitale.
In realtà, quali tipi di aziende potranno usufruire di questo servizio?
Dalle banche, alla pubblica amministrazione, dagli ospedali alle grandi aziende, dai produttori di media a chiunque ha necessità di mettersi in rete direttamente con i grandi network … ovviamente, la possibilità è anche in entrata. Nel senso che una grande azienda che ha necessità di essere connessa con il mondo, potrà porre la sua sede operativa nel Cilento senza dover subire il digital divide.
Il tutto a costi bassi perché il servizio è acquistato senza intermediazioni.
Perché lei ha dichiarato che sono stati abbattuti gli ostacoli che impedivano lo sviluppo della New Economy locale? C’è già un primo cliente?
Sì! È una grande azienda di Melfi, già nostra cliente, che ha già contrattualizzato il servizio.
Ovviamente, Convergenze ha fatto altri investimenti per portarsi avanti rispetto a ciò che accadrà nel prossimo futuro in tema di comunicazioni …
Con risorse nostre, abbiamo già posato la fibra nel comune di Capaccio Paestum e a Capaccio Scalo stiamo procedendo agli allacciamenti. Entro il 2016 si potrà avere la banda ultra larga a Cafasso e Laura. Nel 2017 copriremo tutto il territorio comunale. Siccome il governo e la regione hanno destinato risorse all’agenda digitale, penso che, potendovi attingere, potremo andare oltre e servire molte altre realtà della Chora pestana.
Sappiamo anche che senza ricerca applicata non si riesce a stare al passo con i tempi veloci dello sviluppo delle nuove applicazioni. Come vi siete attrezzati?
Con il nostro progetto MyLife, attivo dall’inizio del 2016, abbiamo dato gratuitamente ai nostri clienti la possibilità di ricoverare i propri dati informatici presso i nostri server. Questo garantisce la privacy e un livello di sicurezza inimmaginabile in un computer in un’azienda o casa. Inoltre, si rispetta anche la legge che punisce chi ricovera i dati aziendali oltre i confini UE.
Sullo stesso filone, da noi è possibile noleggiare “macchine” virtuali a potenza variabile in base alle necessità, anche momentanee, dei clienti al fine di abbattere i costi di investimento diluendoli in un noleggio a basso costo. Il vantaggio evidente è quello di avere sempre a disposizione in meglio e più aggiornato prodotto sia in termini di hardware che software.
Infine, dopo essere entrati nel mercato dell’elettricità garantendo ai consumatori un abbattimento dei costi del 6% sul concorrente che pratica i costi più bassi, da quest’anno commercializzeremo anche il gas metano con una riduzione dei costi di circa il 10%. Mi riferisco soprattutto ad Eboli e Battipaglia dove il mercato vive in una zona grigia.
Convergenze è un’azienda che ha accresciuto il numero dei dipendenti ad un ritmo non comune per le nostre latitudini. Sono molti i giovani che invidiano quelli che sono arrivati a lavorare con voi. Come devono fare per avere la loro opportunità?
Oggi siamo in 40. Nel 2015, grazie al job acts, abbiamo assunto 12 giovani. Per cui, nel 2016 si conteranno sulle dita di una mano i nuovi arrivi. Saranno soprattutto sistemisti e programmatori. Il lato amministrativo sarà sempre di più coperto dalla tecnologia: Convergenze tende ad automatizzare il più possibile. I giovani non si devono arrendere e “tentare” sempre l’impresa e l’imprenditore che ne è a capo con idee e proposte innovative.
Rosario Pingaro è anche presidente della Bcc di Capaccio. Un impegno non indifferente per la responsabilità che ne consegue. Come riesce a conciliare i due incarichi?
In Convergenze, oltre ad essere presidente, ho anche il ruolo di direttore che sopraintende ad ogni attività dell’azienda. Come presidente della Bcc di Capaccio svolgo un ruolo di facilitatore, mediazione e programmazione a medio e lungo termine, come prevede lo statuto. Mentre c’è un direttore che presiede alla gestione della banca.
Intanto, siamo alla fine del mandato per il Cda che lei presiede. Com’è la situazione?
Veniamo da tre anni di buoni risultati con progressi costanti. Il 2015 si è chiuso con un utile di 520 mila € che, se va ad aggiungere all’abbattimento degli incagli e delle sofferenze per diversi mln di euro nei tre anni, ci fanno essere orgogliosi del lavoro svolto. Oggi abbiamo portato queste due problematiche al di sotto della media nazionale. La raccolta è stata di 250 mlm a fronte di un impiego, in aumento, di 139 mln. Ma il fatto di cui andiamo più orgogliosi è di aver portato il numero dei soci da 1400 ad oltre 2000. La stragrande maggioranza dei nuovi entrati sono giovani residenti nei comuni dove abbiamo filiali e usciti con i migliori voti dai licei e dall’università.
Nella prossima primavera si procederà al rinnovo delle cariche sociali, presidenza e Cda. Immagino che Lei chiederà al riconferma. Con quale programma?
Viste le sfide che abbiamo davanti, è indispensabile dare al governo della banca continuità al lavoro di pulizia e di ristrutturazione fatto finora. Per cui, chiederò ai soci di dare fiducia alla lista che si presenterà in appoggio del sottoscritto. Il mio augurio che tutti i componenti siano eletti in modo che non ci sia spazio per “frenatori” che strumentalmente o in buona fede, possano minare l’azione amministrativa.
È stato emanato il decreto per la riforma delle Bcc che invita le piccole banche ad aggregarsi per essere competitive. Come ha intenzione di muoversi?
Effettivamente, c’è la necessità di guardarsi intorno e capire da che parte muoversi. Abbiamo individuato una Bcc più piccola della nostra che opera nel salernitano al fine di ampliare il nostro raggio d’azione senza snaturare la nostra sessantennale storia.
Ma sarà necessario leggere attentamente il decreto e la sua conversione in legge da parte del Parlamento prima di darsi una strategia consapevole su come affrontare le problematiche poste dalla riforma della Bcc.
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Convergenze ha firmano un accordo per estendere l’accesso dal romano al di Capaccio Paestum L’accordo permetterà agli ed il servizio per i propri clienti. L’ing. Rosario Pingaro, CEO e CTO di Convergenze S.p.A., ha dichiarato: “Finalmente abbiamo abbattuto uno degli, ossia la distanza dai NAP più importanti. Noi di Convergenze ci sentiamo orgogliosi di avere accreditato il nostro datacenter con infrastrutture all’avanguardia, capaci di soddisfare le esigenze sempre maggiori delle aziende del settore. Ringraziamo sentitamente il NaMeX per aver scelto la nostra struttura, che di fatto contribuirà al miglioramento del mondo Internet.”
Maurizio Goretti, direttore Generale del NaMeX, ha commentato: “È un grande passo quello di essere riusciti a siglare questo accordo con Convergenze per contribuire alla crescita tecnologica del Cilento e dare maggiori opportunità agli Internet Service Provider locali che si stanno affermando sul territorio. Siamo certi che questo si tradurrà in una maggiore qualità dei servizi di connettività per gli utenti finali. Il Nautilus Mediterranean eXchange point (NaMeX) è uno dei maggiori snodi Internet italiani. Fondato a Roma nel 1995 è ora costituito da tutti i maggiori ISP nazionali ed internazionali presenti in Italia, tra cui Google, Telecom Italia, Fastweb, Aruba, Akamai, Wind, ecc. Convergenze è presente al NaMeX dal 2006; l’ing. Rosario Pingaro, presidente di Convergenze S.p.A., fa parte del Consiglio Direttivo dal 2013.