di Veronica Gatta
Dopo il “Vino del Tuffatore” è toccato alla “Melagrana di Paestum”. Si è trattato della seconda “mossa” di Gabriel Zuchtriegel per dare il segno di cosa ci aspetta nei prossimi anni della gestione del Museo Nazionale e dell’Area Archeologica di Paestum. La Melagrana di Paestum è una tappa delle “52 storie da raccontare” a cura dell’istituzione Poseidonia. Le serate, che hanno visto la presenza di numerosi visitatori, sono state realizzate il 12 e il 19 dicembre 2015 in orario serale, dopo le 20. Una visita guidata interattiva del Museo, con particolare attenzione alle tombe di epoca lucana ed ai reperti raffiguranti la melagrana di Paestum, abbinata alla degustazione finale preceduta da un aperitivo tutto a base di prodotti tipici locali. Il contributo richiesto ai visitatori è stato solo di 4 €, quindi accessibile a tutti. È un grosso segnale per la comunità pestana che si è sempre detta disponibile ad essere presente ad iniziative culturali e che facessero l’eco a ben più gettonate strutture museali nazionali e internazionali. L’impressione che si ha è che Zuchtriegel stia sondando il “terreno” per capire se la strada intrapresa è quella giusta per coinvolgere i cittadini. Ovviamente, trattandosi di eventi immaginati in un arco temporale molto breve, necessariamente i destinatari dovevano essere residenti nella chora pestana o nell’ambito provinciale. È facile immaginare, oltre che auspicabile, che la programmazione a lungo raggio temporale possa essere anticipata in modo tale che gli operatori turistici possano inserirla nelle loro offerte e le stesse strutture alberghiere del territorio possano inserirla nei loro portali web al fine di qualificare l’offerta per i loro clienti. In attesa degli sviluppi non possiamo far altro che augurare un forte successo a Zuchtriegel, perché se così sarà anche il turismo culturale che ha la caratteristica di essere fortemente destagionalizzante potrà contribuire alla crescita dei flussi dell’area a sud di Salerno.