di Ilaria Longo
Il 2000 è stato un anno fondamentale per svariate ragioni che sarebbe superfluo elencare qui. Sicuramente, però, è stato un anno importante per il Cilento perché è nato il “Progetto Parco Genetico del Cilento e Vallo di Diano” – sinteticamente definito “Progetto Genoma” – che sta facendo nuovamente parlare di sé in quei paesi che avevano preso parte all’iniziativa: Gioi, Cardile e Campora. In queste settimane, infatti, chi aveva partecipato già al progetto, ma anche chi intende aderire ex novo, si sta recando negli appositi centri per il prelievo del sangue e il controllo medico.
Ma, quando si dice “Progetto Genoma”, di che cosa si sta parlando, esattamente?
L’iniziativa – nata grazie ad una intuizione della dott.ssa Graziella Persico – si basava sulla possibilità di individuare nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano alcune popolazioni con caratteristiche tali da renderle una valida risorsa per uno studio genetico di malattie multifattoriali (ipertensione, diabete, obesità e malattie neurodegenerative) dovute ad un’interazione tra fattori genetici e ambientali. Il ruolo svolto dal PNCVD è stato decisivo perché in esso vi sono i cosiddetti “isolati genetici”, ovvero popolazioni che condividono ambiente, stile di vita e alimentazione e che a causa del prolungato isolamento geografico, che ha favorito matrimoni endogamici (cioè tra persone della stessa comunità), presentano una maggiore omogeneità genetica.
“Inizialmente” – spiega la dott.ssa Marina Ciullo, Responsabile Scientifica del Progetto – “i paesi coinvolti dovevano essere una decina, ma i costi non lo hanno consentito e, per questo, sono stati individuati Gioi con la relativa frazione Cardile, scelto sia per motivi di studio che per questioni logistiche, in quanto ha sostenuto sin dall’inizio questo progetto, e Campora, uno dei paesi con un’endogamia molto elevata protrattasi per secoli”.
I ricercatori che hanno lavorato alla realizzazione di questo progetto si sono inizialmente occupati di studiare e reperire i dati anagrafici e, quindi, continua la dottoressa Ciullo, “è stato realizzato un grande albero genealogico per ricostruire le storie dei paesi a partire dal ‘500; successivamente sono iniziati gli studi e le analisi per avere i dati clinici: prelievi, analisi biochimiche e l’estrazione del DNA per le analisi genetiche mirate all’individuazione di quei geni che causano le malattie multifunzionali”.
Questo studio, supportato dall’Istituto di Genetica e Biofisica “A. Buzzati – Traverso” del CNR, è diventato ben presto oggetto di curiosità non solo per le maggiori testate italiane, ma anche per 32 riviste scientifiche internazionali, come, ad esempio, “Nature Genetics”.
“Oggi”, chiarisce la dott.ssa Ciullo, “siamo nella fase di follow-up. Siamo ritornati, cioè, nuovamente nei paesi che hanno aderito al progetto per sottoporre le persone ai controlli (prelievi del sangue e check-up) per raccogliere nuovi dati (in particolare parametri quantitativi correlati a malattie metaboliche, cardiovascolari e neurodegenerative) e identificare le variazioni genetiche che predispongono a tali malattie”.
I dati raccolti finora hanno già permesso, quindi, di identificare alcuni fattori genetici interessati nelle malattie più frequenti e, quelli che si raccoglieranno in questi mesi, sono un altro importante tassello utile per aumentare le conoscenze sulla genetica delle malattie comuni.
E la longevità? “Ognuno di noi, geneticamente parlando, eredita sia i geni responsabili delle patologie che quelli responsabili della longevità”, spiega la dottoressa. “Ovviamente solo i geni che ci aiutano a vivere più a lungo non bastano perché bisogna mangiare in modo sano e condurre uno stile di vita sano”.
Il Progetto Genoma è un esempio che testimonia l’importanza della ricerca e che, come più volte ha ribadito la dott.ssa Ciullo, rende protagonista chi vi partecipa perché, aderire a questa iniziativa, significa essere consapevoli che, un domani, se i nostri figli o nipoti non soffriranno di malattie degenerative, diabete o colesterolo, sarà stato anche grazie allo studio fatto sui nostri geni.