di Bartolo Scandizzo
In primavera si voterà per rinnovare diverse amministrazioni locali. Tra queste ci sarà Roccadaspide, il comune dove risiedo da quando, 22 anni or sono, rientrai da Varese nella terra dei padri.
Il tempo passato è tanto: 23 anni! Nel mondo sono accaduti fatti che faranno la storia. A Roccadaspide, come in tanti comuni del Cilento, i protagonisti della vita amministrativa sono pressoché gli stessi. Qualcuno, come Girolamo Auricchio, Donato De Rosa e via così, anche prima! Ovviamente senza nulla togliere al merito.
Infatti, considerando i protagonisti dell’attuale classe dirigente del capoluogo della Valle del Calore, non è difficile intravedere i segni lasciati dall’irripetibile lista delle 5 spighe nel 1978. Allora Girolamo Auricchio era già l’uomo da abbattere … e in quell’occasione fu abbattuto. È giusto ricordare che, in quell’occasione, fu candidato anche il sottoscritto e proprio con l’attuale sindaco.
Il casuale interlocutore (lo chiamerò Calore), con cui mi confronto questa settimana, è una persona fuori dai giochi ma ben informato …
Io: “In primavera si vota”
Calore: “Sì! Il clima si sta scaldando”
Io: “Ci sono facce nuove in vista? ”
Calore: “Se Paolo Antico è nuovo … in fondo è figlio di Lilino”.
Io: “Di fronte ha Auricchio che propone Gabriele Iuliano, suo alter ego”.
Calore: “Non è detto”.
Io: “Non sei convinto? ”
Calore: “Certamente è la sua prima scelta, ma potrebbe cambiare cavallo se le liste in campo fossero solo due. Con tre liste il candidato è lui.”
Io: “Qual è la ratio?”
Calore: “Ho l’impressione che Gabriele stesso non accetti il ruolo con riluttanza. Finora è sempre stato eletto con i voti di Girolamo. La prossima volta è Auricchio che deve andare a chiedere voti e non è detto che chi vota per lui sia disposto a scrivere Iuliano sulla scheda nella casella riservata al sindaco.”
Io: “Seguendo il tuo ragionamento … Chi sarebbe il sostituto? ”
Calore: “Visto il riavvicinamento di Auricchio con Mario Miano (circa 400 voti di dote), potrebbe essere lui. Oppure, Auricchio potrebbe tentare con un uomo con carisma e proveniente da mondo bancario”.
Io: “Nel campo opposto, Antico è l’unico candidato? ”
Calore: “Non penso. Non dimentichiamo che in consiglio c’è Franco Mauro e Peppino Capuano. Il secondo ha già dato, ma Mauro ha sempre sperato di poter assumere il ruolo di primo cittadino … Capuano dovrebbe restituirgli il piacere della volta passata”.
Io: “Poi c’è l’astro nascente della politica rocchese e consigliere regionale, Michele Cammarano dei 5 stelle”.
Calore: “Lui certamente no! Ma sarà dietro a spingere il carro del gruppetto con a capo Esterina Mucciolo ed altri grillini della prima e seconda ora.”
Io: “E gli storici avversari di Auricchio: De Rosa, Claudio Pignataro, Giovanni D’Angelo … dove si collocheranno?”
Calore: “Penso nel campo opposto. Anche se, come accennato rispetto a Miano, in questo campo mai dire mai.”