Da troppi anni la politica confonde la dichiarazione con l’azione, l’annuncio con l’agire e l’immobilismo del nostro territorio e’ il risultato inevitabile ed evidente dello smarrimento generale. Occorre una svolta coraggiosa e radicale che necessariamente deve partire dai fatti, dalla competenza, dalla meritocrazia e che prende cosi le distanze dall’immobilismo finalizzato al “mantenimento strategico” di uno status quo che è assolutamente dannoso . Da queste premesse sono convinto che il nostro territorio vada immaginato nel lungo periodo, vada sognato e pensato prima di tutto come un territorio intelligente ed aperto con la consapevolezza che le risorse paesaggistiche, ambientali e culturali del nostro Cilento, da sole, senza la spinta di una azione sociale decisa, comune e condivisa da tutti gli attori principali non saranno più un valore aggiunto che attrae ma una occasione di rimpianto. In questa prospettiva, sono altrettanto convinto che il progetto “Parkway Alento” messo in campo e già avviato da ben 19 comuni con il Consorzio Velia grazie all’ intelligente organizzazione imprenditoriale a rete e al ricco patrimonio strutturale costruito dal Consorzio, possa rappresentare il modello di sviluppo dal quale partire e dal quale attingere quel know-how che serve inevitabilmente alla politica e al nostro territorio per cambiare marcia . Dietro il progetto “parkway Alento” c’e’ soprattutto la sfida politica del prossimo ventennio ossia la condivisione strategica ed organica dello sviluppo territoriale tra più attori pubblici e privati ma c’e’ anche l’emozione di costruire una speranza, un sogno meraviglioso che i bambini di oggi potrebbero raccontare e mostrare ai propri figli un domani. Ecco perché è giunta l’ora di uscire dalle conflittualità del passato, dall’idea che uno solo possa risolvere i problemi di tutti, occorre l’impegno e l’ingegno di ognuno nella individuazione di obiettivi strategici per una necessaria visione di insieme. Solo cosi il Parco Nazionale, potrà effettivamente rappresentare un valore aggiunto perché in caso contrario meglio abolirlo e lasciare ad ogni comune la costruzione del proprio destino. Sulla base di queste considerazioni colgo l’occasione per proporre all’avv. Franco Chirico di aprire alla politica interessata alle sfide culturali che l’ Europa ci chiede nell’ambito della programmazione 2014/2020 ed invito il mio partito – il Partito Democratico insieme al Governatore Vincenzo De Luca – di non perdere questa enorme occasione di metodo, di cambiamento e di futuro e di accettare, dunque, il ruolo di guida politica di un modello di sviluppo territoriale straordinario qual è il progetto Parkway Alento. E’ giunta l’ora di aprire – intorno a questi temi – un dibattito serio e costruttivo ed immaginare sin da ora che dopo Expo’ la prossima scommessa italiana nel panorama internazionale potrebbe giocarsi in Cilento . Segretario PD Vallo della Lucania Riccardo Ruocco
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