“Una mattina di 40 anni fa il più grave attacco alla Repubblica. L’Italia rende omaggio a un grande leader politico, ai carabinieri Leonardi e Ricci e agli agenti di Polizia Iozzino Rivera e Zizzi”, con queste parole Paolo Gentiloni ha twittato stamattina per ricordare all’Italia che 40 anni fa Paolo Gentiloni veniva rapito da un commando delle Brigate Rosse. Questa mattina inoltre a Via Fani, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e le altre cariche dello Stato hanno reso omaggio alle vittime dell’eccidio.
Moro fu rapito alle 9,02 del 16 marzo 1978 sotto la sua casa romana in via Fani, all’incrocio con via Stresa. Un giorno che che divenne il punto di non ritorno della storia italiana. In poco meno di una manciata di minuti di spari, precisi, ben direzionati, il gruppo d’assalto preleva Moro, e fa perdere le tracce. Il resto è storia nota dopo una prigionia di 55 giorni, durante la quale Moro fu sottoposto a un processo politico da parte del cosiddetto «tribunale del popolo» istituito dalle Brigate Rosse e dopo aver chiesto invano uno scambio di prigionieri con lo Stato italiano, Moro fu ucciso.
Il suo cadavere fu ritrovato a Roma il 9 maggio, nel bagagliaio di una Renault 4 parcheggiata in via Caetani, una traversa di via delle Botteghe Oscure, a poca distanza cvdalla sede nazionale del Partito Comunista Italiano e da Piazza del Gesù, sede nazionale della Democrazia Cristiana.