25 aprile, il messaggio del Ministro Bianchi agli studenti
Continuiamo a coltivare il delicato fiore della libertà, dichiara il Ministro dell’Istruzione, quotidianamente attraverso l’esercizio della partecipazione. Insieme. Il 25 aprile, il Primo maggio e il 2 giugno. Tre date fondamentali del nostro vivere civile comune, che ci conducono al cuore del primo articolo della nostra Carta fondamentale: ‘ L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione’.
Il Comitato di Liberazione Nazionale dell’Alta Italia ordina l’insurrezione generale di tutti i gruppi combattenti. A Milano giungono i partigiani; arrivano, in una città in sciopero, tutti i partigiani delle zone vicine. Il 30 aprile le truppe alleate arrivano in una città ormai liberata. In Germania intanto l’esercito russo e quello americano si congiungono sulle rive dell’Elba. “ I l 25 aprile del 1943, scrive Dacia Maraini , ero bambina ed ero rinchiusa in un campo di concentramento giapponese. I miei genitori rifiutarono di firmare l’adesione alla Repubblica di Salò. ‘ Gli aerei alleati passavano sul campo ma non ci trovavano. Mia madre, tutta pelle e ossa, ha cucito una bandiera italiana e l’ha stesa sulla collina. E finalmente ci hanno visti. Sono arrivati i giovani soldati americani, a liberarci. Sono passati tanti anni ma per me, il 25 aprile è ancora un ricordo di felicità e di gioia, la liberazione da un incubo: razzismo e fascismo, intolleranza e fame ”. E’ noto ormai a tutti, il 25 aprile ricorre l’anniversario della liberazione d’Italia, noto anche come festa della Liberazione. Si tratta di una festa nazionale della Repubblica Italiana. Trova senso per commemorare la liberazione dell’Italia dal nazifascismo, la fine dell’occupazione e commemorare la caduta dal regime fascista.Così scrive il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi , in un messaggio destinato alle scuole d’Italia, in vista del 25 aprile. “Il 25 aprile celebriamo la Festa della Liberazione, la sconfitta del nazifascismo e la conclusione di un conflitto sanguinoso. In questo anniversario ricordiamo la lotta e il sacrificio di donne e uomini per ottenere il rispetto e il riconoscimento di diritti e un nuovo assetto democratico, basato su principi fondamentali quali l’uguaglianza, la solidarietà, la coesione, espressi poi chiaramente nella nostra Costituzione. Il 25 aprile ci richiama alla cura della nostra democrazia, perché la libertà conquistata da chi ci ha preceduti non è data per sempre, deve essere rinnovata ogni giorno. Gli eventi che stanno avvenendo a livello internazionale ci ricordano che dobbiamo fare grande attenzione e dare sempre nuova linfa alla libertà e alla democrazia. Dobbiamo farlo a partire dall’educazione, nelle nostre aule, anche in questi giorni e in vista del 25 aprile. Le scuole sono luogo di partecipazione e solidarietà, dove studentesse e studenti imparano a essere cittadine e cittadini responsabili e consapevoli. Con la Festa della Liberazione inauguriamo ‘la via sacra della Repubblica’: il 25 aprile, il Primo maggio e il 2 giugno. Tre date fondamentali del nostro vivere civile comune, che ci conducono al cuore del primo articolo della nostra Carta fondamentale: il Primo maggio e il 2 giugno. Tre date fondamentali del nostro vivere civile comune, che ci conducono al cuore del primo articolo della nostra Carta fondamentale: il Primo maggio e il 2 giugno. Tre date fondamentali del nostro vivere civile comune, che ci conducono al cuore del primo articolo della nostra Carta fondamentale:L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione’. Continuiamo a coltivare il delicato fiore della libertà ogni giorno attraverso l’esercizio della partecipazione. Insieme”.
elgr