Sono curioso di sapere, dove sono finiti e che cosa hanno da dire difronte a questi dati, tutti i “riduzionisti” che, per mesi, hanno continuato ad affermare che il virus era cambiato, ( non era più pericoloso, aveva minore carica virale) e a sostenere addirittura che” il virus era clinicamente morto”. Non abbiamo nessuna prova se, nei mesi scorsi, le dichiarazioni irresponsabili di Zangrillo, di Bassetti e di tutta la cricca degli opinionisti televisivi di rete 4, hanno contribuito a determinare in Italia un clima di lassismo verso le misure di contenimento del virus, ma sicuramente le loro rassicuranti opinioni, hanno dato alle persone la spinta psicologica necessaria per una allegra, gasata e spensierata vacanza durante il periodo estivo. I risultati di tali comportamenti negativi, si stanno registrando solo ora che la pandemia ci sta presentando ogni giorno il conto, con un aumento dei contagi cosi esponenziale, da indurre il governo e le Regioni ad attuare misure restrittive delle nostre libertà personali, ( il coprifuoco notturno in alcune Regioni) e con previsioni di nuove limitazioni ancora più stringenti, in tempi brevi. Il guaio è che il conto salato di simili comportamenti, lo pagano anche le persone che si sono dimostrate responsabili e diligenti, nel rispettare le regole disposte dal comitato tecnico- scientifico, per cui la colpa dei “riduzionisti” di casa nostra, è ancora più grave, perché, nel momento in cui si doveva continuare ad avere ancora molta accortezza, hanno fatto capire che il virus era sparito e che si poteva ritornare alla vita normale di sempre. Dovrebbero vergognarsi delle loro parole buttate al vento con una superficialità, pari all’incoscienza e chiedere almeno scusa per i loro errori, ma non lo faranno mai, perché il loro ego professionale ed umano, non lo consente e noi, per colpa loro, ne paghiamo tutte le attuali conseguenze.
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