159 milioni di euro per il sollevamento della scuola dell’infanzia
“Ambienti didattici innovativi per la scuola dell’infanzia”. Tanti denari per arredi, strumenti didattici e attrezzature digitali. Il bando è finanziato grazie ai Fondi Strutturali Europei in coerenza con il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza. Il Ministro Bianchi: “..vogliamo garantire l’innovazione del sistema scolastico, fin dai primi anni di apprendimento. Innovare la scuola significa non solo costruire nuovi edifici o aule, ma anche rimodulare e ridisegnare gli spazi interni, per consentire una didattica laboratoriale che metta al centro i nostri ragazzi..”
Scuola sicura si, ma non basta. Sono stati destinati alle istituzioni scolastiche circa 160milioni di euro. In verità per la precisione i milioni sono 159. Tanta grazia, comunque, per tanta roba: arredi, strumenti didattici e attrezzature digitali nella scuola dei piccoli. L’avviso porta il titolo “Ambienti didattici innovativi per la scuola dell’infanzia”; ha una scadenza, il prossimo 17 giugno. Si potrà partecipare entro questa data. Si vuole la scuola dei piccoli tutta innovativa. Assumono una importanza peculiare gli spazi nuovi, sicuri, accessibili, inclusivi, flessibili; una scuola fatta tutta nel rispetto dei principi di sostenibilità ambientale, con arredi che permettono la riconfigurazione dello spazio sulla base delle attività di volta in volta previste. E’ un obiettivo importante quello del bando di prossima scadenza. Un bando finanziato grazie ai Fondi Strutturali Europei (PON e REACT EU), in coerenza con il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza. Potranno formulare richiesta di adesione all’avviso soltanto le scuole statali con sezioni di scuola per l’infanzia attive; le istituzioni scolastiche dovranno trovarsi nelle regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria e Veneto. Tutti gli interventi, nessuno escluso, dovranno concretizzarsi entro e non oltre la fine dicembre di quest’anno. A ogni scuola sarà destinata la cifra massima di 75.000 euro. Saranno ammesse a finanziamento le candidature regolarmente presentate, fino al limite delle risorse disponibili. Sul sito del Ministero verranno pubblicate le graduatorie regionali con l’elenco delle scuole ammesse al finanziamento. La didattica di laboratorio deve porre al centro studenti e studentesse; il successo formativo sarà prezioso elemento strategico contro abbandono e dispersione, ne è convinto il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi: “Con l’utilizzo strategico dei fondi europei vogliamo garantire l’innovazione del sistema scolastico, fin dai primi anni di apprendimento. Innovare la scuola significa non solo costruire nuovi edifici o aule, ma anche rimodulare e ridisegnare gli spazi interni, per consentire una didattica laboratoriale che metta al centro i nostri ragazzi, il loro successo formativo e che consenta di prevenire fenomeni come l’abbandono e la dispersione attraverso una nuova visione della scuola in cui studentesse e studenti sono protagonisti del loro apprendimento”. L’obiettivo dell’innovazione scolastica di Bianchi, anche alla luce del quadro esigenziale didattico, concepisce il processo di progettazione della scuola tutto orientato in direzione di scelte consapevoli, con riferimento a una tipologia che contraddistingue l’edilizia scolastica e le strategie energetiche e ambientali.
Emilio La Greca Romano