Gentile direttore Alessandro Cocorullo, quando è nata 105TV e chi fu il fondatore?
105 Tv è nata il 12 novembre 1988. A fondarla fui io (Alessando Cocorullo), che sono attualmente il titolare unico, e Matteo Martino.
Come si è sviluppata nel tempo e quali sono stati i momenti più esaltanti del suo sviluppo?
Puntammo da subito sui temi importanti. Ho sempre pensato che la tv locale debba occuparsi di cronaca, politica, sport, insomma, debba parlare di territorio e 105 Tv iniziò così, con il telegiornale e seguendo le partite di calcio che si disputavano nel nostro bacino di riferimento.
Rispetto ad altre tv, ci siamo subiti concentrati sulla trattazione di argomenti sociali, politici ed economici, cercando di leggere con spirito critico e in prospettiva futura i fatti che accadevano sul territorio. Una linea che seguiamo tuttora.
Due sono stati i momenti più importanti per la crescita di 105 Tv: la cosiddetta legge Mammì del 1990 con la quale questa emittente è diventata l’unica concessionaria sul territorio. Avevamo la concessione, non una semplice autorizzazione, ed eravamo gli unici. Questa cosa ci ha dato la possibilità di svilupparci. E poi, arrivando ai giorni nostri e all’avvento del digitale, il fatto che anche oggi siamo gli unici ad aver avuto un’autorizzazione di carattere almeno provinciale, un riconoscimento che ancora una volta traccia una strada, un futuro possibile.
Con l’avvento delle nuove tecnologie e con l’avanzare del digitale, quali sono stati i cambiamenti che avete dovuto affrontare e le scelte che avete fatto per restare sul mercato?
Sicuramente c’è stata la necessità di un cambio di apparecchiature, di una serie di investimenti per essere al passo con i tempi e con la normativa.
L’avvento del digitale ha portato ad un aumento dell’offerta e noi paradossalmente abbiamo cercato e cerchiamo di rimanere sul mercato specializzandoci ancora di più sul nostro territorio, “estremizzando” il concetto di tv locale. Cioè, pur essendo arrivati oggi a vederci fino a Salerno e alla provincia di Avellino, continuiamo a proporci come riferimento del Cilento e del Vallo di Diano, trattando problematiche di questo territorio.
Qual è il bacino di utenza di riferimento che servite in questo momento?
Come dicevo, il bacino geografico che serviamo oggi è molto più ampio del passato. Comprende le provincie di Salerno, Avellino, Cosenza, una parte della Basilicata, ma la nostra zona di attenzione è Golfo di Policastro, Cilento e Vallo di Diano.
Com’è strutturata la vostra redazione giornalistica e con quale palinsesto giornaliero vi presentate ai vostri telespettatori?
Da diversi anni siamo contraddistinti da una redazione tutta al femminile. Antonietta Nicodemo, Daria Scarpitta e Caterina Guzzo sono le voci e i volti quotidiani della nostra informazione. La mosca bianca è rappresentata dal giornalista storico di 105 Tv, Gaetano Bellotta, unico maschio assieme al Direttore responsabile della testata che sono io! Contiamo, però, su un grande e vario numero di collaboratori che ci consentono di essere una squadra affiatata e rodata. Per lo sport, ad esempio, c’è un altro nome storico per la nostra emittente, Gerardo Lobosco, affiancato da Angelica Trofin. Ad occuparsi dei campionati minori è invece Nicola Senatore. E poi facciamo affidamento, nel settore tecnico, a Lorenzo Picarelli, Vito Iula, e a collaboratori esterni da anni vicini a 105 Tv come Davide Laterza e Teodoro Bellotta. Il nostro palinsesto, come dicevo, punta sull’informazione e ruota, infatti, attorno alla rassegna stampa, che va in onda alle 10 con una prima lettura delle notizie del giorno, ospiti in studio ed interviste, e attorno al telegiornale. La prima edizione è alle 14 ed è in diretta. Il live è un altro aspetto che contraddistingue la gran parte delle nostre trasmissioni. Poi ci sono una serie di programmi di approfondimento, dallo Speciale 105Tg al programma TemaLibero, passando per 105 Sport e L’Altro Calcio.
Per quanto riguarda l’intrattenimento, invece, che tipi di programmazione avete e quali sono le trasmissioni più seguite?
Anche sull’intrattenimento mi piace ricordare che abbiamo sperimentato sin dai nostri inizi tante trasmissioni, dal tg comico a Contatto, programma in cui si ironizzava su fatti e personaggi del territorio. Ed è proprio nei nostri studi che ha mosso i suoi primi passi artistici Franco Guzzo, che a 105 Tv ha testato le sue doti professionali oggi riconosciute a livello nazionale.
Anche ai giorni nostri non mancano i programmi di intrattenimento. C’è, ad esempio, il brillante programma di cucina 105 con Gusto, curato e condotto da Francesca Pellegrino.
La nostra programmazione cerca anche di seguire i periodi dell’anno. Così nel periodo natalizio organizziamo La Gioia del Presepe, un concorso tra scuole primarie nato per tramandare le tradizioni legate al Natale, e Sotto l’Albero, uno scambio di auguri speciali in vista del Capodanno, in cui i protagonisti della vita politica, culturale, economica e sociale del territorio tracciano un bilancio dell’anno che sta per finire e delineano i progetti futuri. Durante la bella stagione, invece, un appuntamento immancabile e molto seguito è quello con il TgEstate, contenitore fresco che informa sugli spettacoli e gli appuntamenti delle serate di luglio e agosto tra musica, interviste, gag ad un passo dal mare. E poi c’è il fiore all’occhiello di 105 Tv che è il Villammare Film Festival, un concorso di cortometraggi, una rassegna di film di nicchia, un evento cinematografico e culturale di riconosciuta rilevanza che è anche un vero e proprio programma televisivo, visto che le sue serate vengono trasmesse in diretta sulla nostra emittente che ne cura l’organizzazione.
La vostra emittente opera anche nel settore dei servizi alla pubblica amministrazione con convenzioni retribuite?
È un dato di fatto che noi abbiamo avuto più scontri che incontri con le amministrazioni del territorio, in particolare, di volta in volta, con le leadership del momento. Questa cosa, da una parte, ci ha portato ad avere una conseguente maggiore indipendenza, e dall’altra ha comportato anche l’aver avuto nel corso degli anni solo sporadiche collaborazioni istituzionali e conseguenti convenzioni.
Il Cilento e il Vallo di Diano hanno molti suoi “figli” in giro per il mondo. L’emittente ha programmi specifici rivolti agli emigranti in Italia e all’estero?
In realtà no, ma abbiamo anche noi del pubblico che ci segue da altre parti d’Italia e dall’estero per rimanere informato e in qualche modo legato al proprio paese d’origine, grazie anche al web e alla possibilità di seguire la diretta streaming sul nostro sito.
Dal punto di vista legislativo negli ultimi anni ci sono stati diversi interventi nel settore delle telecomunicazioni. Hanno migliorato la situazione delle emittenti locali o hanno messo in difficoltà la loro esistenza?
Sono stati tutti interventi a favore di tv private però nazionali. Il risultato è che il settore è in crisi per i costi troppo alti di gestione e il venir meno di alcune forme istituzionali di aiuto che per molte emittenti erano l’unica o la principale fonte di sostentamento. Noi ancora resistiamo, con tutte le nostre difficoltà, perché, più che su questo tipo di sostegno, abbiamo contato da sempre sulla raccolta pubblicitaria, sull’apporto degli operatori commerciali e turistici del territorio. Ma in questa particolare congiuntura economica, anche così non è facile.
Sono nate anche molte Web TV. C’è stato un fenomeno inflattivo nel settore dell’offerta televisiva oppure è stata un’occasione per aggiornare il settore?
Se vogliamo chiamare tv anche quelle che trasmettono sul web… perché non hanno nulla a che vedere con la tv tradizionale e la qualità del prodotto web in generale è abbastanza bassa. Anche l’informazione ha vita breve. È tutta concentrata sull’immediatezza della notizia a discapito della accuratezza e della ricchezza della stessa. Così si abbonda di comunicati stampa, di notizie tutte uguali o di poche scarne informazioni che muoiono subito dopo la lettura. Non c’è approfondimento, non c’è riflessione, cosa su cui noi puntiamo. È un prodotto differente. Fermo restando che guardiamo con attenzione allo sviluppo di questo settore. Anche noi abbiamo un sito internet, www.105tv.it e abbiamo attivato i canali social. Però, ritengo che ci sia ancora molto da fare sul settore tradizionale. D’altra parte, mi sembra che a livello locale, dopo uno sviluppo iniziale di queste nuove forme di comunicazione, ci si stia riposizionando sulla situazione precedente al digitale. Alla fine, restano le emittenti storiche, tradizionali di questo territorio.
Concluda lei l’intervista con un suo intervento in merito alla possibilità del nostro sistema socioeconomico di reggere la presenza di tantissimi attori che operano nel settore dell’emittenza televisiva …
Sul web grandi investimenti pubblicitari non sono presenti, quindi buona parte del sostentamento di questi nuovi canali è sulle spalle di imprenditori che si sacrificano tantissimo, come in parte succede anche nelle tv locali. Mi auguro che gli enti capiscano che tutte queste realtà sono essenziali per la continuazione di una strada tesa allo sviluppo del territorio. Tre settori oggi possono dare un grande impulso in tal senso: gli enti territoriali, le banche cooperative e gli organi di informazione. Le politiche relative a questi settori possono dare gli input giusti a tutto il sistema economico in generale.